Alfano eletto presidente di Ncd. «Mafiosi non ci votate»

Angelino Alfano (foto Massimo Percossi - Ansa)
Angelino Alfano (foto Massimo Percossi - Ansa)
Domenica 13 Aprile 2014, 12:47 - Ultimo agg. 12:48
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Angelino Alfano stato eletto all'unanimit presidente di Nuovo Centrodestra (Ncd) dall'Assemblea costituente del partito che si è chiusa oggi a Roma. Poco prima, l'Assemblea aveva approvato lo statuto.



«Mafiosi non votate per noi: perché ogni voto che darete a noi sarà speso contro di voi», ha detto Alfano. «Lo diciamo prima della campagna elettorale. Noi non siamo dentro l'urna e non sappiamo chi ci vota; ma noi di voti di mafiosi, camorristi e ndranghetisti non ne vogliamo!», ha aggiunto.



«Se gli italiani vogliono votare protesta possono votare Grillo; se vogliono la sinistra voteranno il Pd; se vogliono una nostalgia votano Fi, se vogliono un futuro possono votare il Ncd: perché noi siamo l'unico movimento politico in grado di liberare le energie del nostro Paese», ha detto ancora Alfano. «Ci siamo resi conto - ha spiegato - che il vecchio centrodestra ha parole d'ordine logorate dal tempo ed evocative di missioni non realizzate; e il grande rischio del nostro Paese è di un nuovo bipolarismo tra la sinistra e Grillo. Questo anche a causa di una certa demonizzazione che il vecchio centrodestra ha fatto nei nostri confronti non accettando la nostra scelta. Ci ha aggredito quasi sdoganando una specie di bipolarismo tra la sinistra e Grillo».



«Il vecchio centrodestra ci ha aggredito in questi mesi non rispettando quella che è una scelta consapevole. Ci ha aggredito quasi sdoganando un bipolarismo tra Grillo e la sinistra». Ma, per il neo presidente di Ncd, «il vecchio centrodestra ha parole in parte logorate dal tempo e in parte logorate da obiettivi programmatici non realizzati». «Il grande rischio per il nostro paese è quello di un bipolarismo tra la sinistra e Grillo».



«La sinistra non ci consideri alleati per sempre. Conquisteremo tutto il campo di destra con il coraggio e la forza delle nostre idee». Con questa parole Alfano ha poi concluso, visibilmente commosso, il suo intervento all'Assemblea costituente di Ncd tra gli applausi degli oltre 8.300 delegati.