Morto Piergiorgio Settembrini, medico luminare della chirurgia vascolare: aveva 79 anni. Chi era

L'ultimo saluto sarà dato domani, 9 aprile, alle ore 15.30, nella chiesa parrocchiale di Illasi (Verona)

Morto Piergiorgio Settembrini, medico luminare della chirurgia vascolare: aveva 79 anni. Chi era
Morto Piergiorgio Settembrini, medico luminare della chirurgia vascolare: aveva 79 anni. Chi era
Lunedì 8 Aprile 2024, 11:26 - Ultimo agg. 12:36
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È morto il chirurgo Piergiorgio Settembrini, uno dei luminari italiani della chirurgia vascolare e della angiologia. Il decesso a Milano, alla vigilia del suo ottantesimo compleanno. L'annuncio della scomparsa di Settembrini è stato dato oggi dalla famiglia, che ha reso noto che i funerali si terranno martedì 9 aprile, alle ore 15,30, nella chiesa parrocchiale di Illasi (Verona).

Chi era Piergiorgio Settembrini

Con una lunga carriera di ricercatore delle patologie che colpiscono i vasi sanguigni e quelli linfatici, specialista di chirurgia generale, vascolare e toracico-polmonare, nel 1980 Settembrini ha iniziato la sua attività di docente alla Facoltà di Medicina dell'Università Statale di Milano, dove dal 1990 al 2014 è stato professore ordinario di chirurgia vascolare.

Nel 1997 ha fondato la Divisione di Chirurgia Vascolare dell'ospedale San Carlo Borromeo di Milano di cui è stato direttore fino all'ottobre 2014. Presidente della Fondazione Emilio Trabucchi dal novembre 2017, Settembrini era nato a Villorba (Treviso) il 9 aprile 1944 e si erà laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Padova nel 1968 discutendo una tesi sperimentale nell'Istituto di Patologia Generale diretto dal professore Aloisi. Nel 1970 entrò a far parte dell'Istituto di Patologia Chirurgica di Padova, diretto dal professore Giuseppe Pezzuoli e nel 1972 è stato assistente scientifico presso l'Istituto di Chirurgia Vascolare e dei Trapianti dellìUniversità di Utrecht (Olanda) per perfezionare la conoscenza degli aspetti diagnostici e delle tecniche ricostruttive delle arterie viscerali.

Diventato nel frattempo professore dell'Università di Milano, Settembrini dal 1976 al 1988 è stato consulente per la chirurgia vascolare presso l'ospedale di Schio (Vicenza; dal 1986 al 1997 consulente per la chirurgia vascolare presso l'ospedale civile di Pordenone, dal 1988 presso l'ospedale civile di Mantova, dal 1989 presso l'ospedale civile di Asola (Mantova), dal 1993 presso l'ospedale civile di Desio. Dal novembre 2007 a novembre 2010 è stato direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare dell'Università di Milano e dal novembre 2010 al novembre 2013, dopo l'accorpamento delle scuole di specializzazione delle Università lombarde di Bicocca, Pavia e Varese, è diventato direttore della Scuola Aggregata in Chirurgia Vascolare. Settembrini era membro e socio fondatore della Società italiana di chirurgia vascolare; membro dell'European Society for Vascular Surgery e all'interno di questa società è stato rappresentante dell'Italia in seno al Council direttivo e membro del Board of Vascular Surgery all'interno dell'European Union of Medical Specialists;̀ membro dell'American Society for Vascular Surgery e al suo internò membro del Comitato per lo sviluppo della Società Americana all'estero e del comitato per lo sviluppo della Fondazione della medesima società; membro dell'International Union of Angiology.

Settembrini è statò revisore per le maggiori riviste nazionali e internazionali di chirurgia vascolare: Journal of Vascular Surgery, European Journal of Vascular and Endovascular Surgery , Italian Journal of Vascular and Endovascular Surgery, Annals of Vascular Surgery. Ha coordinato una ricerca sull'impiego di un'eparina a basso peso molecolare nella prevenzione delle tromboembolie post-operatorie. Nel 1999 il Cn ha finanziato lo studio «Alterazione dell'elastina, del collagene e dei loro cross-links negli aneurismi dell'aorta addominale». Nel 2002 ha fatto parte del gruppo di ricerca Fondi Fist per lo «Studio sulla correlazione tra parametri morfologici e velocimetrici intraoperatori nella carotide operata e incidenza delle re-stenosi a distanza»; nel 2003 del gruppo di ricerca Fondi Fisrt «Trattamento laser endovenoso delle varici secondarie ad incontinenza della vena grande safena»; nel 2004 del gruppo di ricerca Fondi Fist «Valutazione del rischio operatorio cardiologico in chirurgia vascolare maggiore»; nel 2005 del gruppo di ricerca Fondi First «Complicanze e sopravvivenza a lungo termine nei pazienti sottoposti ad embolectomia degli arti inferiori. Analisi dei potenziali fattori di rischio»; nel 2006 del gruppo di ricerca Fondi First «Trattamento del reflusso safenico mediante laser. Confronto nel follow-up a lungo termine tra laser semplice e laser + crossectomia chirurgica»; nel 2008 del gruppo di ricerca Fondi Pur «Fattori predittivi nel trattamento in urgenza delle stenosi carotidee sintomatiche»; nel 2012 del progetto di ricerca sul trattamento e cure della infezioni protesiche finanziato dalla Fondazione Invernizzi Settembrini ha partecipato come relatore a oltre 400 congressi nazionali ed internazionali, sempre su argomenti originali; è̀ autore di oltre 300 pubblicazioni a stampa su riviste nazionali ed internazionali; è autore di quattro monografie sulla tecnica chirurgica edite da Utet. Nel 2017 è stato autore di un manuale di chirurgia vascolare dal titolo «Vascular surgery: why, when, how. A reasoned approach to decision making through experience» nel quale sono coinvolti i più̀ noti chirurghi vascolari europei e internazionali.

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