Scuola, la grande beffa per i docenti: non ci sono cattedre per i vincitori del concorso

Scuola, la grande beffa per i docenti: non ci sono cattedre per i vincitori del concorso
di Lorena Loiacono
Venerdì 9 Settembre 2016, 09:13 - Ultimo agg. 16:50
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Dopo il concorso per insegnare, spunta fuori che i posti nelle scuole non ci sono: “spariti”, a migliaia. Almeno per ora. E così, ancora una volta, i docenti precari restano a mani vuote. Tante le regioni in cui i posti sono letteralmente azzerati a fronte di un’assunzione prevista per 32mila cattedre.

Sarebbero dovuti essere 32mila infatti i neoimmessi in ruolo per l’anno 2016-2017, in base al bando di concorso pubblicato a febbraio dal ministero dell’istruzione per 63712 nuovi posti in tre anni. Le immissioni, al 50% tra vincitori di concorso e iscritti in graduatorie ad esaurimento, devono arrivare entro il 15 settembre. Ma così non sarà. Anche perché le commissioni esaminatrici sono ancora al lavoro, con tanto di prove orali da svolgere fino a dicembre.

Che cosa è andato storto? La maxi ondata di trasferimenti, avviata nel periodo estivo, di fatto ha svuotato il nord per riportare i docenti a casa, soprattutto nelle regioni del Sud. Ben 210mila le domande di mobilità arrivate agli uffici del Miur. Uno tsunami che, una volta concluso, ha consegnato una fotografia della situazione reale su cui ora il ministero dell’istruzione può assegnare i posti disponibili. Ed ecco che nel decreto di immissioni, varato de giorni fa dal ministro Giannini, gli zeri nelle tabelle sono tanti. Da spegnere ogni entusiasmo.

Ad esempio tra i settori più tartassati c’è la scuola elementare: ci sono regioni intere dove non arriverà nessun nuovo assunto. I posti disponibili sono stati tutti coperti dai trasferimenti: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia. E i sindacati sono sul piede di guerra. L’Anief intanto annuncia un ricorso al Tar per bloccare il decreto di assunzioni e spiega: «Al ministero – spiega il presidente Marcello Pacifico – invece di riservare una quota parte dei posti vacanti e disponibili per i vincitori del concorso, hanno utilizzato l’intero contingente delle disponibilità per venire incontro al numero straordinario di domande di trasferimento. Tante domande sono la conseguenza dell’avvio degli ambiti territoriali (poco graditi dagli insegnanti assunti prima del 2014 ndr) e al fatto che per gli assunti sino al 2014 si sarebbe con ogni probabilità trattato dell’ultimo tentativo di spostamento con le modalità tradizionali». Ora ai vincitori toccherà aspettare almeno un altro anno.

UNA PROF BEFFATA: “GIOCANO CON LA NOSTRA VITA” Insegna francese a Firenze da 12 anni (ha scelto di restare anonima nell’intervista) e sperava che, grazie al concorso, sarebbe finalmente entrata di ruolo. Come è andata? «Ho vinto in Toscana, superando prova scritta e orale. Eravamo 146 candidati per 59 posti. Siamo passati in appena 25». Complimenti, quindi sarà assunta: soddisfatta? «Lo ero fino a due giorni fa. Poi ho scoperto che dei 59 posti disponibili, peraltro con la possibilità di espanderli del 10%, ne sono rimasti solo 10 da dividere con gli iscritti nelle vecchie graduatorie. Praticamente per noi non c’è niente: eppure abbiamo studiato e siamo partiti per sostenere le prove. Insegno da anni ma questa è stata una delusione enorme». Che cosa farete? «Domani (oggi ndr) protesteremo all’ufficio scolastico a Firenze. È la nostra vita, non uno scherzo». 
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