Acerno, dopo 73 anni scoperto
il nome del soldato Usa morto

Acerno, dopo 73 anni scoperto il nome del soldato Usa morto
Sabato 5 Marzo 2016, 12:36 - Ultimo agg. 21:03
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Grazie al test del Dna ed alla
comparazione delle impronte dentali è stato possibile
identificare nell'americano Dewey L. Gossett il soldato che si
trovava alla guida dell'aereo caduto ad Acerno ( Salerno) il 27
settembre del 1943 durante la seconda guerra mondiale.
La notizia è stata comunicata dalla DPAA (Defense POW/MIA
Accounting Agency, la sezione del Dipartimento della Difesa
degli Stati Uniti che si occupa di rintracciare i militari
americani dispersi in guerra) all'associazione Salerno 1943 che
da anni si occupa di dare un'identità ai soldati morti in guerra
e che lo ha riferito all'Ansa. Di Gossett erano state ritrovate
le ossa l'1 novembre 2014. Il riconoscimento avviene a poco meno
di una settimana dall'identificazione dei resti di un altro
soldato, il tedesco Walter Prochel, caduto durante la Seconda
Guerra Mondiale e ritrovato nel 2012 nei pressi di Giovi,
Gosset era nato il 28 febbraio del 1920 ad Arcadia, nel South
Carolina. Con lo scoppio della guerra si arruolò
nell'aeronautica americana. L'11 settembre 1943 venne impiegato
nell'attacco a Troina durante la campagna di Sicilia. Il suo
velivolo fu colpito da un proiettile di antiaerea al piano di
coda e Dewey dovette impegnarsi notevolmente per rientrare alla
base. La foto che ritraeva i danni subiti venne usata dalla
stampa statunitense e fu intitolata «Take it - and come back
safely» («Prendere il proiettile e tornare a casa sano e
salvo»). In seguito il suo reparto, il 527ø Squadrone da Caccia
dell'86ø Figther Group, venne dislocato al «Sele Airport». Il 27
settembre di 73 anni fa la sua squadriglia era di ritorno da una
missione. Probabilmente aveva attaccato le truppe germaniche che
si ritiravano dalla piana di Salerno seguendo la strada
Acerno-Montella. Ad un certo punto l'aereo condotto da Gossett
virò verso destra mentre gli altri andarono a sinistra. Fu visto
dai suoi compagni di squadriglia per l'ultima volta nelle
vicinanze di uno stretto canyon.
«Nel 2012 - spiega il presidente di Salerno 1943, Luigi
Fortunato - siamo stati contattati da Joshua Frank, l'incaricato
per l'Italia della DPAA, il quale ci ha informato che il pilota
del caccia A-36 da noi individuato quasi in cima al monte
Accellica risultava ancora disperso. Ci ha chiesto di fare il
possibile per ritrovarne il corpo. Stimolati anche dagli appelli
di Nora Messick, nipote del povero aviatore, abbiamo continuato
a inerpicarci in più occasioni lungo il versante della montagna
fino a quando non siamo riusciti nell'intento. Nora ci ha
informati che la sua famiglia ricevette nell'immediato
dopoguerra una lettera da un uomo che affermava di avere notizie
sulla sepoltura di Dewey e chiedeva un compenso in denaro per
rivelarle. Le autorità militari consigliarono loro di non dare
risposta a questa segnalazione in quanto si trattava di un atto
di sciacallaggio. Forse chi accorse per primo sul luogo del
disastro li nascose dopo aver preso le piastrine. Una stele
commemorativa ha finora ricordato Dewey nella tomba di famiglia
del cimitero di Arcadia. Spero che ora le sue spoglie possano
avere una dignitosa sepoltura».
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