Biogas a Sarno, protesta dei cittadini:
appello a Procura e prefettura

Biogas a Sarno, protesta dei cittadini: appello a Procura e prefettura
di Rossella Liguori
Lunedì 31 Agosto 2020, 06:35 - Ultimo agg. 09:07
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Bimbi in ospedale per le esalazioni, cittadini in strada a protestare. Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, chiama Procura e Prefettura perché si intervenga contro i miasmi della centrale di Biogas a Foce. A quanto pare, dalle numerose denunce delle ultime settimane, la centrale nonostante ci sia un’ordinanza sindacale di sospensione dell’attività, continuerebbe ad operare creando gravi problemi ai residenti della zona. Uno dei due impianti, tra l’altro, è stato posto sotto sequestro lo scorso marzo in seguito ad un blitz dei carabinieri del Noe, a causa di sversamenti illeciti. In settimana diversi sono stati i sopralluoghi di carabinieri e dei vigili urbani. Le esalazioni si registrano soprattutto di notte ed ancora una volta alcuni bambini sono finiti in ospedale con nausea, bruciore agli occhi ed alla gola. È accaduto nella notte tra sabato e domenica ed alcuni cittadini hanno allertato il commissariato di Polizia di Stato, per l’aria irrespirabile ed i malesseri verificatisi. In tanti sono scesi in strada a protestare pacificamente. Sul posto le forze dell’ordine, il vice sindaco ed assessore all’ambiente, Roberto Robustelli. «L’ennesima notte critica per i cittadini. – ha spiegato - Sono stato al loro fianco, non solo da assessore all’ambiente, ma da figlio di questa terra. Ore in cui abbiamo ancora una volta messo insieme un fronte comune. La tutela della salute non ha alcuna bandiera, è una priorità morale, umana, civile. Come istituzioni stiamo procedendo con ogni azione rispetto a quanto nelle nostre competenze e possibilità. In verità andando anche oltre. La vicenda è all’attenzione della Procura attraverso i report dettagliati che abbiamo realizzato. Nei prossimi giorni incontreremo il Prefetto che ha già ricevuto gli atti emanati, l’ordinanza di sospensione, i verbali delle forze dell’ordine». Il sindaco Giuseppe Canfora oltre ad aver presentato già settimane fa un esposto querela in Procura, ha chiesto un incontro al Prefetto, perché la sua ordinanza sia rispettata o si intervenga in qualsiasi modo per fermare l’attività che continuerebbe a lavorare.

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