L'arcivescovo Moretti: trasparenza
e legalità, la sfida nella mia Diocesi

L'arcivescovo Moretti: trasparenza e legalità, la sfida nella mia Diocesi
di Mariano Ragusa
Giovedì 15 Settembre 2016, 06:55
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«Non ha preso neanche la residenza a Salerno...». Il sussurro era corso di bocca in bocca alimentando quella sorta di litania profana dell’autorassicurazione che faceva da rumore di fondo al suo arrivo sulla cattedra della diocesi devastata dallo scandalo e oscurata nella credibilità. Comprendeva, il nuovo arcivescovo Luigi Moretti, che non si trattava di «preconcetta ostilità». Piuttosto di un pigro, istintivo conservatorismo coltivato nell’abitudine all’immobilità. «Penso che la mia nomina - racconta - fosse stata intesa come quella di un commissario. Una figura a termine, che svolto il lavoro poi va via». Il lavoro era quello di rimettere in sesto la Curia scossa dall’inchiesta Angellara home, che aveva portato sul banco degli imputati addirittura il suo predecessore, oggi arcivescovo emerito, Gerardo Pierro. Commissario, Moretti, non lo è stato. È al sesto anno di episcopato e «non ho nostalgia di Roma né di altri incarichi», dice senza alcun cenno di arroganza, seduto alla scrivania del suo ufficio in Curia dove avviene il colloquio. Una occasione di bilancio di questo periodo con lo sguardo sull’attualità.
Nell'intervista esclusiva concessa al Mattino, monsignor Moretti parla del suoi impegno per la legalità e la trasparenza nella Diocesi: «La scelta - dice - risponde innanzitutto ad un dovere educativo cui la Chiesa deve assolvere. Me lo faccia dire con una battuta anche forte: rubare è peccato, non è che smette di esserlo se lo fa la Chiesa». E sull'imminente festa patronale di San Matteo avverte: non cambio le regole. Il presule, però, apre alla possibilità di una celebrazione in Comune al di fuori della ricorrenza: «Se fosse richiesto un segno di attenzione particolare, se fosse auspicata una celebrazione del Patrono nella sede comunale, extra processione e sul modello di quelle che tradizionalmente si svolgono in vari luoghi della città, sarei felice e disponibile».
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