Un concerto intimo ma anche travolgente, impreziosito dal giusto mix di grandi successi e singoli più recenti. Un doppio appuntamento, quello al PalaSele di Eboli, rimandato a causa di problemi di salute del rocker emiliano ma recuperato alla grande con un bagno di folla che ha letteralmente travolto Luciano Ligabue e la sua infaticabile band.
Ventidue pezzi scandiscono le due ore di show: fan in visibilio, dai 70 ai 20 anni. Nostalgici, emozionati, scatenati. Ogni sera, come Ligabue ripete spesso, una scaletta diversa per - dice l'artista all'inizio dello show - «per regalare un'esperienza unica, che non si ripete, a ciascuno di voi». «C'è sempre qualcosa che resta fuori, non si può mica farle tutte», aggiunge prima di imbracciare la chitarra e partire a razzo, come se gli oltre trent'anni di carriera non pesassero affatto.
La partenza di lunedì sera è stata affidata a Così come sei, nel mezzo le intramontabili Piccola stella senza cielo, I ragazzi sono in giro, A che ora è la fine del mondo. Chiusura affidata a Urlando contro il cielo.