A Cava de' Tirreni mensa scolastica sotto accusa: «Pasti scadenti e bimbi digiuni»

La missiva del consigliere Italo Cirielli vuole far luce sul funzionamento del servizio e sollecitare un intervento da parte dell’amministrazione per riportarne la qualità a livelli accettabili

L'istituto comprensivo Don Bosco
L'istituto comprensivo Don Bosco
di Valentino Di Domenico
Sabato 27 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 10:33
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Il servizio mensa dell’istituto comprensivo Don Bosco di Cava de' Tirreni finisce sotto accusa. Nelle scorse ore, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Italo Cirielli, facendosi portavoce delle istanze di genitori e studenti, ha acceso i riflettori sui problemi che attanagliano il servizio mensa dell’importante plesso scolastico metelliano, portando la vicenda all’attenzione del sindaco Vincenzo Servalli e dell’assessore all’istruzione, Lorena Iuliano.

La missiva ha l’obiettivo di far luce sul funzionamento del servizio e sollecitare un intervento da parte dell’amministrazione per riportarne la qualità a livelli accettabili.«La questione – spiega Cirielli – riguarda in particolare un peggioramento del cibo destinato ai bambini e ai docenti, cibo che viene preparato dalla ditta che ha vinto l’appalto e che ha sede operativa a Pontecagnano Faiano. Nello specifico, a causa della scarsa qualità degli alimenti, gli stessi non vengono consumati lasciando i bambini digiuni per tutto il corso della giornata.

Inoltre – denuncia Cirielli – i cibi risultano scotti e sfatti per consistenza e talune volte sono maleodoranti e spesso sono stati rinvenuti capelli all’interno degli alimenti; pertanto il problema è relativo non solo alla qualità del cibo utilizzato, ma anche e soprattutto alla fase di preparazione e conservazione dello stesso». A quanto pare la situazione sarebbe stata segnalata già nelle scorse settimane sia all’amministrazione comunali che alla dirigente scolastica, non ricevendo alcuna risposta. Il protrarsi della problematica preoccupa particolarmente i genitori che chiedono di porre in essere tutte le misure di controllo atte a tutelare la salute dei propri figli ed hanno fatto un esposto al Nas.

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«L’amministrazione – conclude Cirielli - deve assolutamente tenere sotto controllo e verifica costante queste tipologie di servizi perché sono destinati a una fascia fragile della popolazione cittadina, che costituisce il futuro della nostra comunità».
 

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