Pronto soccorso del Martiri del Villa Malta, barella nei corridoi: è emergenza in ospedale

«Mio padre doveva passare in reparto due giorni fa ma è ancora fermo nel corridoio»

Barelle nel pronto soccorso del Martiri del Villa Malta
Barelle nel pronto soccorso del Martiri del Villa Malta
di Rossella Liguori
Martedì 8 Novembre 2022, 07:00
3 Minuti di Lettura

«Mio padre in barella nel corridoio da due giorni. È inaudito. Qualcuno intervenga ad aiutare medici ed infermieri perché non ce la fanno più». Esplode il pronto soccorso del Martiri del Villa Malta, pazienti sulle lettighe che stazionano nei corridoi, adulti e bambini sulle barelle nella sala d’attesa interna, ambulanze del 118 che fanno fatica ad affidare i pazienti e restano bloccate per ore. Ieri un bambino di 7 anni sistemato nel corridoio è, poi, risultato positivo al Covid. 

L’Sos al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: «Faccia qualcosa presto.

Non ci lasci soli». La denuncia, che arriva da alcuni familiari di malati in attesa di un posto letto da giorni, è gravissima e rappresenta l’ennesimo crollo all’ospedale mentre cerca di risollevarsi. Cede ancora la rete di emergenza urgenza sotto il peso della carenza di personale e turni che stanno rallentando e bloccando anche le dimissioni, non consentendo di avere posti letto a disposizione per i ricoveri. Cosa accade nelle corsie dell’ospedale sarnese? Mancano medici in pronto soccorso, i turni sono coperti dai camici bianchi dei reparti costretti a lasciare sguarnite le proprie divisioni. Questo determina ritardi nella gestione in reparto, un rallentamento nelle dimissioni ed i posti letto spesso, a quanto pare, restano occupati oltre il necessario. È evidente come tutto si traduca in una drammatica complessità della riposta sanitaria territoriale. I pazienti in attesa di ricovero restano per giorni in pronto soccorso. Esaurite anche le lettighe a disposizione ed il 118 non può lasciare i malati. Il corridoio è una fila di barelle con donne, anziani, bambini. 

Video

«Mio padre doveva passare in reparto due giorni fa - spiega Gaetano - È ancora fermo nel corridoio. Vedo medici ed infermieri fare turni continuativi, fanno tutto il possibile con uno sforzo immane ed io li ringrazio per questo. Ci sono ambulanze ferme perché non c’è spazio. Ma chi deve aiutare i malati e il personale? Qualcuno intervenga subito». In attesa da giorni ci sono pazienti con criticità respiratore, altri con necessità chirurgiche, ortopediche. Aspettano tutti il ricovero e qualcuno rischia che le condizioni peggiorino. L’ospedale di Sarno è divenuto un altro emblema della sanità campana che crolla. Un ospedale moderno, che serve un bacino di utenza a cavallo tra le provincie di Salerno e Napoli che non viene valorizzato. «Probabilmente logiche politiche - dicono i sindacalisti - i medici sono stremati da turni massacranti in reparto ed in pronto soccorso. È un’emergenza nell’emergenza”. In direzione sanitaria si sta cercando di fare il possibile con soluzioni tampone, ma la reale soluzione è l’attesa risposta della Regione Campania con l’invio di personale a supporto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA