Salerno, caldo e boom contagi
affossano i saldi estivi

Salerno, caldo e boom contagi affossano i saldi estivi
di Barbara Cangiano
Domenica 10 Luglio 2022, 06:10 - Ultimo agg. 07:55
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Sarà colpa del caldo. Dei rincari in bolletta. Dell’impennata dei contagi da Covid. Fatto sta che dal centro alla zona orientale, gli esercenti non sono affatto soddisfatti dell’andamento dei saldi. E a una settimana dall’avvio dei ribassi, effettivamente sono poche le persone che passeggiano con gli acquisti al seguito, né si vedono le lunghe code all’ingresso dei negozi che una volta contrassegnavano la caccia all’affare. Al momento, dunque, le stime di Confcommercio Campania che prevedevano un aumento delle vendite del venti per cento rispetto all’anno precedente, con una spesa media familiare che oscillerebbe tra i 150 e i 270 euro, sembrano molto lontane da un piano di realtà. Almeno per quello che riguarda Salerno.

«La partenza è stata lenta – ammette Michele Anzolin di Sud, in via Madonna di Fatima – Del resto è accaduto lo stesso con le svendite nel periodo invernale. Questa volta, però, mi preoccupa il fatto di vedere poca gente in giro. Non so se sia tornata la paura del contagio, perché, stando a quanto si dice, qui a Pastena una persona su venti ha preso il Covid». Va addirittura peggio di dodici mesi fa, sottolinea Luigia Vitale di Dorabella, negozio di abbigliamento di piazza della Libertà: «Lavoriamo con la clientela di sempre, ma in generale noto che c’è una certa stanchezza e minore propensione a spendere. È colpa dei rincari e anche del bombardamento mediatico che li accompagna, quindi ci si pensa due volte prima di aprire il portafogli».

È dello stesso avviso anche Enza Montesano di Desy-D in piazza Caduti Civili di Brescia: «Le persone hanno paura di spendere e di restare a secco. Così ti chiedono gli articoli che costano di meno e se prima acquistavano due cose ora se ne fanno bastare una. In passato – racconta – era molto diverso – I saldi erano visti come un’occasione per rifornire il guardaroba anche di articoli non necessari, adesso invece si compra soltanto ciò che serve ed è indispensabile, anche se noi abbiamo merce per ogni target». Il caldo non ha aiutato di certo, commenta Daniela Ragone di The Folly in piazza Portanova: «Le temperature dei giorni scorsi hanno scoraggiato i clienti. Effettivamente con quest’afa anche entrare in camerino e provare un abito non è piacevolissimo. Noi però abbiamo una clientela fissa che non ci abbandona. Forse c’è ancora qualcuno che aspetta che i ribassi calino ancora per essere incoraggiato». Qualcosa si muove, ma solo durante il fine settimana, spiega Marco Natella dell’omonimo negozio di corso Vittorio Emanuele: «Dal lunedì al venerdì c’è veramente poca gente in giro e il risultato è che le svendite sono deludenti. Paradossalmente è andata meglio l’anno scorso. Per il momento sembra tutto fermo».

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