Sarà colpa del caldo. Dei rincari in bolletta. Dell’impennata dei contagi da Covid. Fatto sta che dal centro alla zona orientale, gli esercenti non sono affatto soddisfatti dell’andamento dei saldi. E a una settimana dall’avvio dei ribassi, effettivamente sono poche le persone che passeggiano con gli acquisti al seguito, né si vedono le lunghe code all’ingresso dei negozi che una volta contrassegnavano la caccia all’affare. Al momento, dunque, le stime di Confcommercio Campania che prevedevano un aumento delle vendite del venti per cento rispetto all’anno precedente, con una spesa media familiare che oscillerebbe tra i 150 e i 270 euro, sembrano molto lontane da un piano di realtà. Almeno per quello che riguarda Salerno.
«La partenza è stata lenta – ammette Michele Anzolin di Sud, in via Madonna di Fatima – Del resto è accaduto lo stesso con le svendite nel periodo invernale. Questa volta, però, mi preoccupa il fatto di vedere poca gente in giro. Non so se sia tornata la paura del contagio, perché, stando a quanto si dice, qui a Pastena una persona su venti ha preso il Covid». Va addirittura peggio di dodici mesi fa, sottolinea Luigia Vitale di Dorabella, negozio di abbigliamento di piazza della Libertà: «Lavoriamo con la clientela di sempre, ma in generale noto che c’è una certa stanchezza e minore propensione a spendere. È colpa dei rincari e anche del bombardamento mediatico che li accompagna, quindi ci si pensa due volte prima di aprire il portafogli».