Dopo lo strappo sulla processione di San Matteo, stretta di mano tra De Luca e Moretti

Dopo lo strappo sulla processione di San Matteo, stretta di mano tra De Luca e Moretti
di Giuseppe Pecorelli
Domenica 7 Settembre 2014, 21:49 - Ultimo agg. 8 Settembre, 08:14
2 Minuti di Lettura
SALERNO - Sorrisi, strette di mano, promesse di collaborazione futura per il bene della citt di Salerno. Sabato sera l’arcivescovo Luigi Moretti e il sindaco Vincenzo De Luca partecipano all’inaugurazione della Chiesa di Sant’Eustachio a Brignano e tra loro sembra davvero essere tornata la pace dopo i contrasti dei mesi scorsi. Non un accenno diretto alla processione di San Matteo né alle modifiche annunciate il 4 luglio scorso dall’arcivescovo, che nell’adeguarsi al documento della Conferenza episcopale campana ”Evangelizzare la pietà popolare. Norme per le feste popolari”, ha elimitano, tra l’altro, dal corteo religioso le tradizionali soste della statua di San Matteo presso il Palazzo di Città e il Comando della Guardia di finanza. Tutto superato, dunque. Resta l’incertezza sui fuochi d’artificio, ma come lasciano trapelare alcuni portatori delle statue il dubbio si fonda più su motivi economici che su ragioni di ripicca dell’amministrazione comunale. Di certo De Luca non ha preso bene l’eliminazione della sosta al Comune, tanto che in pieno agosto avrebbe convocato i portatori delle statue per comunicare il proprio disappunto e per minacciare di non garantire né luminarie né spettacolo pirotecnico. La posizione del sindaco si è poi affievolita nel corso dei giorni fino al 28 agosto quando ha incontrato i parrocchiani della comunità “Gesù Risorto” di Parco Arbostella e, ad una domanda specifica, risponde: «Sulla processione decide la curia. Io mi adeguo».

La distensione era già avvenuta e non è stato un segnale di contrasto l’assenza dei fuochi dal programma della festa presentato la scorsa settimana dalla parrocchia delle Cattedrale. Anche negli anni scorsi non si parlava dei fuochi nel manifesto che presentava solo appuntamenti di carattere religioso. Possono così tranquillizzarsi anche i portatori delle statue. Nei giorni scorsi non hanno voluto compilare le schede anagrafiche proposte dalla Cattedrale intimoriti dal fatto che avrebbero così preso una posizione ufficiale nel contrasto tra arcidiocesi e comune.





© RIPRODUZIONE RISERVATA