Disordini a Sarno durante il derby d’Eccellenza: sei ultras a processo

Per i sei imputati, oltre al procedimento penale, fu poi emesso anche un provvedimento di Daspo, che a seconda delle posizioni, gli vietò di accedere a campi di calcio e strutture sportive

Un frame dei disordini
Un frame dei disordini
di Nicola Sorrentino
Venerdì 12 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:09
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Disordini e lancio di oggetti durante una partita del Campionato di Eccellenza, in 6 finiscono a processo dinanzi al giudice monocratico. Sullo sfondo c’è quanto accaduto a Sarno, nel mese di gennaio 2023, quando sei ragazzi, supporter del San Marzano Calcio, provocarono disordini poco prima della sfida tra la stessa squadra e il Rossoblu Castel San Giorgio.

Ognuno di loro - secondo le accuse - con volto coperto da sciarpe, cappelli e occhiali da sole, avrebbe dato inizio ad un fitto lancio di pietre e altri oggetti contro i sostenitori ospiti. Per uno degli imputati, c’è anche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Mentre le forze dell’ordine intervenivano per placare gli scontri tra le due tifoserie, il giovane lanciò una serie di pietre contro due poliziotti, ferendone uno. L’agente rimediò un trauma al torace e ferite al ginocchio e al piede. Inoltre, durante la partita, lo stesso ragazzo lanciò un tubo in cartone e in alluminio all’interno del campo di gioco, creando in sostanza pericolo per tutte le persone presenti. Per un altro giovane, invece, c’è l’accusa del lancio di una bottiglietta d’acqua nel campo da gioco.

Per un terzo, il reato di aver acceso e poi utilizzato sugli spalti un fumogeno. La medesima accusa viene mossa anche ad altri due imputati, tutti residenti tra San Marzano sul Sarno, Nocera Inferiore e Pagani. L’udienza è fissata per il prossimo ottobre. Le indagini furono condotte dalla polizia del commissariato di Sarno, prima, durante e anche al termine dell’incontro di calcio, con l’identificazione di tutti i tifosi che presero parte agli scontri. Il gruppo che provocò disordini all’esterno dello stadio in realtà più numeroso. L’indagine fu coordinata dalla procura di Nocera Inferiore.

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Per i sei imputati, oltre al procedimento penale, fu poi emesso anche un provvedimento di Daspo, che a seconda delle posizioni, vietò ad ognuno di loro di accedere a campi di calcio e strutture sportive, per un determinato periodo di tempo. Ora il processo.

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