Tragedia al santuario: operaio morto, nei guai il figlio e fra Gigino

La chiesa di San Francesco nel centro storico di Cava de'Tirreni
La chiesa di San Francesco nel centro storico di Cava de'Tirreni
di Nicola Sorrentino
- Ultimo agg. 3 Febbraio, 06:05
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Cava de’ Tirreni. Stava dando una mano in alcuni lavori di ristrutturazione nello spazio esterno al santuario di San Francesco e Sant’Antonio, quando perse l’equilibrio e finì di sotto, sbattendo la testa. Morì dopo 14 giorni di coma. Per la morte del 79enne, Giuseppe Caldarese, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio del figlio Giuliano e di padre Luigi Petrone, il parroco della chiesa che fu interessata dai lavori. Il primo, in qualità di rappresentante della ditta esecutrice, mentre il secondo nelle vesti di committente. 

Le indagini scaturite a seguito dell’incidente, poi rivelatosi mortale, furono condotte dal pm della procura di Nocera Inferiore, Giuseppe Cacciapuoti. Le accuse, oltre che di omicidio colposo, riguardano una serie di violazioni in termini di sicurezza sul lavoro, nello specifico contenute nel decreto legge 80/81. 
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