È il momento dello spoglio. E dei risultati in Campania. Movimento Cinquestelle leader a Napoli (oltre il 40%), balzo altissimo di Fdi che traina al successo la coalizione di centrodestra grazie al voto nelle province, crollo del Pd che arretra nella città capoluogo di regione e in tutti i bastioni delle province soffrendo persino nel fortino di Salerno dove anche i big legati alla cerchia del governatore Vincenzo De Luca arrancano a fatica. Intorno al 6-7% il Terzo Polo, male il partito di Luigi Di Maio (che resta fuori dal parlamento). Questo il verdetto, ancora parziale, delle urne in Campania nel pieno della notte e a scrutinio ancora in corso.
Napoli e la Campania si sono svegliate nel D-day elettorale sotto pioggia battente, fragorosi temporali e folate di vento simili a frustate. Allagamenti e disagi dovunque ma dare la colpa dell'astensionismo record al maltempo (in una domenica in cui è piovuto un po' in tutta Italia) non è né giusto né onesto. Il dato, al contrario, appare più che consolidato: Napoli, la Campania e il Mezzogiorno sono sempre più lontani dalla partecipazione al voto e anche ieri hanno fatto segnare una cesura netta tra le passerelle dei leader in campagna elettorale e la reale partecipazione al processo di libera scelta ai seggi. Alle 23 di ieri, dunque alla chiusura dei seggi, in Campania il dato è questo: ha votato meno della metà del corpo elettorale. La percentuale è del 53,3% contro il 70,5% del 2018. La provincia dove si è votato di più è stata Benevento (59,34%), quella dove si è votato di meno (indovinate?), Napoli (50,8). Accettabile, ma sempre bassa, la percentuale dell'affluenza ad Avellino (58,3%) mentre poco meglio di Napoli fa Caserta dove ha votato in media il 53,05% degli aventi diritto laddove Salerno e provincia fanno registrare un 56,9%.
La Campania è divisa in due circoscrizioni elettorali: Campania 1 (che coincide sostanzialmente con la provincia di Napoli) e Campania 2 (province di Caserta, Avellino, Benevento e Salerno); le due circoscrizioni sono a loro volta divise in collegi elettorali plurinominali, ai quali sono collegati più collegi uninominali.
Tra le sfide più attese, quella nel collegio uninominale di Napoli Fuorigrotta tra gli ex ministri ed ex compagni di partito: con Sergio Costa, il generale simbolo della battaglia per Terra dei fuochi, surclassa Luigi Di Maio (fermo al 23%, stando ai risultati preliminari, e quindi fuori dal Parlamento). Ancora più indietro e netto lo stacco con gli altri candidati, tra cui spicca un altro ministro uscente, Mara Carfagna.
L'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in campo con Unione popolare, arranca un po' dappertutto: il suo movimento non raggiunge la soglia di sbarramento del 3% e al magistrato che si è dimesso per fare politica non sorride neanche la Calabria.
Camera dei deputati Campania 1
Collegi uninominali
Collegi plurinominali
Camera dei deputati Campania 2
Collegi uninominali
Collegi plurinominali
Senato della Repubblica Campania
Collegi uninominali