Riccardo Scamarcio, confessione a Verissimo: «A 12 anni ho sfasciato un'auto, mamma ha ingaggiato un investigatore privato»

L'attore si è raccontato da Silvia Toffanin

Riccardo Scamarcio, la nuova vita da papà di Emily e l'investigatore privato ingaggiato dalla mamma: «Non ha mai saputo nulla perché l'ho seminato»
Riccardo Scamarcio, la nuova vita da papà di Emily e l'investigatore privato ingaggiato dalla mamma: «Non ha mai saputo nulla perché l'ho seminato»
di Dajana Mrruku
Sabato 9 Marzo 2024, 18:55 - Ultimo agg. 10 Marzo, 18:57
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Riccardo Scamarcio è stato ospite della nuova puntata di Verissimo, dove ha raccontato la sua nuova vita da papà. L'attore infatti, ha una figlia di tre anni e mezzo, Emily, avuta dalla precedente relazione con la manger inglese Angharad Wood. Nessuna menzione all'attuale relazione con Benedetta Porcaroli, ma un viaggio nella sua vita, tra famiglia e carriera. 

Riccardo Scamarcio ha raccontato di aver avuto un'infanzia molto felice, anche se era un bambino molto irrequiteo, tanto da costringere sua mamma a ingaggiare un investigatore privato. «Ho scoperto il teatro a 15 anni, da piccolo ero tremendo, un bambino irrequieto, avevo molte energie e iperattivo.

A 12 anni ero convinto di saper guidare, ma ho sfasciato la macchina di papà. Sono andato contro il muro… Mia nonna si è messo sul divano come se fosse morto qualcuno. Il mio lato artistico? L’ho ripreso dalla parte di mia mamma, con lei ho un rapporto ottimo. Cinema e teatro mi hanno salvato dalle strade sbagliate. Lei sapeva tutto, ha ingaggiato un investigatore privato, ma io l’ho seminato, senza sapere chi fosse», ha rivelato l'attore. 

«Il rapporto con papà? Ottimo. Era un uomo un po’ all’antica, da lui ho preso gli occhi azzurri. Mi ha insegnato l’onestà. Sono stato un bambino molto amato. Lui è stato malato per un anno, gli sono stato a fianco fino alla fine, l’esperienza più forte della mia vita, ma ci siamo detti quanto ci amavamo, purtroppo la vita è così. Adesso che sono papà capisco molto dei comportamenti dei miei genitori. Ho avuto la fortuna di avere Emily dopo la morte di papà e questo ha dato il via ad una nuova fase, è un ciclo».  

«Ho un rapporto molto radicato con le mie radici e lo sguardo rivolto verso le stelle, mi piace sognare. Se qualcosa la desideri veramente poi la ottieni. Un momento in cui ho rischiato di perdere la strada? Mah non penso perché la testa montata ce l’ho già dall’inizio. Sono una persona ambiziosa, ma anche molto semplice e diretta. Tendo a proteggere la mia vita privata perché ho bisogno di vivere la vita privatamente. La voglia di paternità è arrivata con un film, con un ruolo di un papà che lottava per stare con la figlia. Se sono cambiato da quando sono papà? Sì, sono già responsabile perché sento che la mia vita è importante perché voglio starle vicino, proteggerla, essere lì per lei, è una cosa inconscia. Mia figlia parla tantissimo, è un fenomeno, ha capito il mio lavoro e lei dice che “Siamo attori”. É molto simpatica, ma sai ogni scarrafone è bell'a mamma soja».  

 

Lapo Elkann ha voluto mandare un saluto a Riccardo: «Ho interpretato il ruolo di mio nonno, (Gianni Agnelli, ndr.) in questo film incredibile, è stata una grandissima emozione. Sono riuscito a dare il meglio di me con il suo supporto e il suo aiuto. Un film incredibile per tutti, per chi ama le auto e per chi le amerà. Grazie a Riccardo Scamarcio e un bacio a Silvia Toffanin». 

Riccardo Scamarcio racconta: «Io e Stefano Mordini ci siamo chiesti chi lo potesse fare questo ruolo e Lapo sarebbe stato fantastico. Lui ha subito accettato. Che cosa mi spaventa? Poche cose che mi spaventano nella vita, forse la morte, però penso che abbiamo modo nella vita per esorcizzarla, sicuramente con l’amore». 

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