Salernitana-Fiorentina, arrestati 4 ultras: esplosi 100 lacrimogeni

Proseguono le indagini sui gruppi del tifo della Salernitana

Incidenti allo stadio Arechi prima di Salernitana-Fiorentina
Incidenti allo stadio Arechi prima di Salernitana-Fiorentina
di Petronilla Carillo
Mercoledì 24 Aprile 2024, 07:15 - Ultimo agg. 18:09
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Hanno impiegato meno di 24 ore i poliziotti della Digos di Salerno per individuare i primi quattro tifosi della Salernitana che domenica scorsa hanno partecipato all’azione violenta nel parcheggio antistante lo stadio Arechi. Quattro su 200-250 ultrà che volutamente, all’arrivo dei supporters della Fiorentina, si sono scagliati contro la polizia schierata a difesa e tutela dei trecento ospiti. Sono stati identificati grazie alle immagini della polizia scientifica e messi tutti ai domiciliari in attesa della convalida.

Le indagini, dunque, proseguono sia per rintracciare tutti gli altri partecipanti e sia per dare forma e consistenza alle prove raccolte dai poliziotti contro i quattro violenti e gli altri ultrà. I quattro, per i quali sono scattati arresti differiti, hanno un’età compresa tra i 26 e i 47 anni, un’età definita dal procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, «significativa» in quanto, ha lasciato intendere, non più «tanto ragazzini».

Due di loro sono già stati, in passato, destinatari di Daspo. 

In particolare, ha spiegato il questore Giancarlo Conticchio, «bisogna attribuire a ciascuno la propria azione criminale per dare consistenza alle contestazioni».

E, nel corso della conferenza stampa di ieri, è stato anche raccontato nei dettagli quanto accaduto. Il procuratore Borrelli ha sottolineato che «la vicenda si colloca in un’antica rivalità tra tifoserie, risalente ad un episodio del passato e, probabilmente, è stata organizzata anche in risposta a scontri avvenuti in occasione del match d'andata a Firenze» mentre il questore Conticchio ha ricordato che «Salernitana-Fiorentina era una partita a rischio». Nessuno, però, pensava che si potesse arrivare a tanto: i tifosi hanno lanciato bombe carta verso i poliziotti, ferendone 15, 12 del reparto mobile di Napoli e 3 in servizio alla questura di Salerno. Un funzionario salernitano ha riportato la bruciatura degli indumenti e la bomba carta esplosa vicino gli ha spappolato l'anfibio. Contro mazze, cinghie usate a mo’ di lazzo con la fibbia e bombe carta, la polizia di Stato ha dovuto lanciare cento lacrimogeni per cercare di allontanare i violenti. «Poteva andare peggio» ha ripetuto più volte il questore e i danni sono rimasti contenuti proprio perché il piano ha retto: 360 le divise schierate, 260 gli steward rispetto ai soliti 180.

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Il racconto 

Si è trattato di venti-venticinque minuti di pura follia durante i quali i cento lacrimogeni lanciati dalle forze dell’ordine non sono bastati ad arginare la furia dei tifosi granata che hanno messo in campo una vera e propria azione di guerra nel tentativo di raggiungere gli ospiti. «L'arresto differito - ha poi spiegato il procuratore - viene eseguito sulla base di rilievi fotografici. Si ipotizza che queste quattro persone siano state coinvolte o nel lancio di oggetti contundenti - uno di questi per lancio di bomba carta - o per porto di oggetti atti ad offendere», aggiungendo poi: «Si è trattato di un fatto grave e che rappresenta anche un'eccezione per la tifoseria salernitana che negli ultimi anni non è stata coinvolta in scontri». Al vaglio degli investigatori anche la posizione di una trentina di tifosi romeni del Petrolul Ploiesti presenti domenica all'esterno dello stadio e che ieri sono stati controllati a Napoli proprio su segnalazione della questura di Salerno. «Sono in corso accertamenti per appurare il loro grado di responsabilità», ha spiegato ancora Conticchio il quale, in vista delle due prossime gare casalinghe con Atalanta e Verona - tifoserie rivali - valuterà anche la possibilità di chiedere il divieto di trasferta se ci saranno le condizioni.

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