Balotelli fa sognare il Napoli
«Questa è una città da amare»

Balotelli fa sognare il Napoli «Questa è una città da amare»
di Francesco De Luca
Sabato 24 Aprile 2010, 09:48 - Ultimo agg. 25 Aprile, 13:59
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NAPOLI (24 aprile) - Le parole di Balotelli non sono soltanto quelle scritte dopo una mattinata ad alta tensione: Chiedo scusa a tutti, marted ho perso la testa. Ci sono anche quelle ascoltate dai tifosi del Napoli ieri pomeriggio sulle frequenze di Radio Kiss Kiss. Il diciannovenne campione nerazzurro, da mesi nella bufera, prima per lo scontro con il suo allenatore e poi per quello con i suoi tifosi, ha inviato un saluto. «Sono felice dell’affetto dei napoletani. Davvero si sono scatenati quando avete parlato di me al Napoli?». Risposta affermativa. È un sogno che i tifosi coltivano, conquistati dai gol dell’attaccante, lanciato da Mancini quand’era sedicenne e poi protagonista di furiosi litigi con Mourinho.



L’affetto del San Paolo

Balotelli e Napoli, affetto nato un anno fa, quando SuperMario si presentò al San Paolo sette giorni dopo essere stato fischiato e insultato sul campo della Juve. Offese razziste a Torino. Applausi a Napoli, con la consegna di una targa in segno di stima da parte del Comune. Gesti che il giocatore, assente per infortunio nella partita del 14 febbraio scorso a Fuorigrotta, non ha dimenticato. Il fratello Giovanni, procuratore dell’interista prima che sulla scena apparisse il potente Mino Raiola, ha ricordato due mesi fa: «Mario è ancora grato ai napoletani per quella accoglienza».



Nel Napoli c’è uno dei più cari amici di Balotelli, che nella sua squadra alla playstation ha inserito il Pocho Lavezzi. Italo-brasiliano di colore, il difensore Santacroce ha rivelato le confidenze dell’attaccante frequentato nell’Under 21: «Gli piacerebbe venire nel Napoli, però ora deve risolvere i suoi problemi». Che sono tanti, come ha ricordato il procuratore Raiola, campano di Angri, titolare di un’agenzia con sede a Montecarlo e uffici in tutto il mondo.



Il campione sul mercato


Andrà via, SuperMario, il ragazzo che è partito dal profondo Sud (i suoi genitori naturali erano emigrati a Palermo) e ha trovato il calore di una famiglia in provincia di Brescia. Massimo Moratti, il più grande tifoso di Balotelli, non ha fissato il prezzo perché non vorrebbe privarsene, però gli eventi di questa settimana -dalla minaccia di Raiola di adire le vie legali per l’aggressione di Materazzi al suo assistito alla contestazione dei tifosi che difficilmente si placherà dopo le scuse- obbligheranno la società a mettere il talento in vendita, all’Italia o all’estero, a cominciare dal Manchester City di Mancini e dal Barcellona che si fece sfuggire il quattordicenne Balotelli.



In Italia, il Milan si è fatto avanti con l’entourage del giocatore, che ha perfino indossato la maglia rossonera davanti alla telecamera di «Striscia la notizia». Il Napoli non si è mosso, anche se De Laurentiis è molto attento ai giovani talenti, italiani e stranieri. Il presidente, il direttore sportivo Bigon e Mazzarri faranno il punto della situazione a fine campionato sui piani: improbabile l’investimento di altri cinquanta milioni da parte dell’unico azionista sul mercato. «Non sono ancora maturi i tempi per far giocare Mario a Napoli: là devi arrivare quando sei formato», ha detto Raiola. Sarebbe il sogno del procuratore, da sempre tifoso del Napoli. Lui e De Laurentiis non si sono mai sentiti, né per Balotelli né per altri giocatori che fanno parte della sua scuderia. «Prima non era possibile», ha sottolineato, facendo riferimento a una sorta di schermatura dell’ex direttore generale Marino.



Raiola segue giocatori in tutto il mondo, dal Brasile all’Europa settentrionale, oltre ovviamente a quelli che giocano in Italia. Con Moratti non ha ancora fissato il prezzo del cartellino di Balotelli: potrebbe oscillare tra i 30 e i 35 milioni.
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