Le brutte immagini di Parma e una squadra che si sgonfia facilmente

Brutte immagini da Parma: Higuain che si lamenta per la sostituzione (ma prima Benitez avrebbe dovuto togliere lui e Callejon, dando spazio all'impegno di Zapata e all'effervescenza di Mertens), De Laurentiis che litiga con un tifoso.

Il presidente del Napoli perde facilmente le staffe, lo dimostrano i tanti episodi accaduti in questi anni. Era andato al Tardini con l'intenzione di stimolare la squadra, la sua presenza negli spogliatoi non è stata sufficiente: gli azzurri sono stati inguardabili con quelle maglie gialle che non portano più fortuna. De Laurentiis si è arrabbiato, e molto, per la sconfitta, ma non doveva farne le spese un tifoso amareggiato più di lui perché chissà quanto aveva pagato il biglietto per assistere alla partita.



Il bel calcio di Benitez va bene e piace quando si vede. Invece il Napoli di Rafa è una squadra che si gonfia (partita con la Juve) e si sgonfia (partita a Parma) facilmente. Non ha continuità e questa è la differenza più marcata rispetto al Napoli di Mazzarri: la sua squadra non piaceva ai puritani, ma - grazie a un bomber di lusso come Cavani - vinceva. E questo contava.



L'emblema di questa squadra è Higuain. Bei gol, ottimi assist e poi partite da dimenticare, come quella di Parma, con un solo tiro in porta, anzi sul lato esterno. Cos'ha? Sono vere le voci di una vita non esattamente da professionista, che a Napoli vengono subito alimentate quando i risultati non arrivano? Ha nuovi problemi fisici o comincia a pensare ai Mondiali?



Il Napoli pensa già alla finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, disinteressandosi del campionato. Male, molto male. Il terzo posto non è ancora aritmeticamente sicuro e soprattutto la maglia si indossa anche in queste partite, non soltanto in quella del 3 maggio all'Olimpico che sarà il crocevia della stagione. Perché la Coppa Italia potrebbe essere l'undicesimo trofeo per Rafa e il secondo titolo per De Laurentiis. Ma, se il Napoli non vince, resterà il terzo posto: un passo indietro rispetto all'ultima stagione di Mazzarri.