Corea del Nord, cyberattacco colpisce azienda Usa

I cybercriminali sono penetrati nella JumpCloud e l'hanno sfruttata per prendere di mira società di criptovalute

Cyberattacco dalla Corea del Nord
Cyberattacco dalla Corea del Nord
di Guglielmo Sbano
Domenica 23 Luglio 2023, 11:34 - Ultimo agg. 25 Luglio, 11:16
3 Minuti di Lettura

Man mano che le aziende passano ai servizi basati su cloud, i fornitori diventano bersagli naturali per i cybercriminali. Questo dovrebbe essere un campanello d'allarme sia per i fornitori di servizi che per i consumatori ospitati nel cloud che hanno accesso privilegiato a informazioni sensibili e credenziali di autenticazione.

È di queste ultime ore, infatti, la notizia di un nuovo cyberattacco contro un’azienda statunitense attribuito alla Corea del Nord. Da quanto emerso finora, i cybercriminali sono penetrati nella rete della tech company americana JumpCloud, con sede a Louisville, in Colorado, e l'hanno sfruttata come trampolino di lancio per prendere di mira società di criptovalute.

Tuttavia, mentre la Corea del Nord potrebbe essere interessata solo alla criptovaluta, lo stesso non si può dire per altri aggressori come Clop, che hanno automatizzato l'estorsione utilizzando zero-day contro fornitori come MoveIT. 

Gli analisti dei Security Operations Center (Soc) e i fornitori di servizi di rilevamento e risposta gestiti (Mdr) non possono più fidarsi del fatto che i servizi cloud siano una “stanza pulita” e affidabile, né possono permettersi di ignorare il comportamento anomalo di dispositivi e software affidabili. I giorni in cui si aggiungevano servizi attendibili a un elenco consentito per la componente Xdr (Xtended Detection & Response) e i giorni della sicurezza degli endpoint sono finiti. Tutto deve essere indagato e fatto rapidamente, poiché i vincitori nella corsa alla sicurezza sono quelli con il minor tempo di rilevamento e tempo di risposta”. 

«Questo caso è il tipico esempio di attacco alla supply chain, che punta a ottenere l'accesso a obiettivi di alto valore attraverso la porta laterale. Questo tipo di attacco è in costante aumento ed è improbabile prevedere una diminuzione nel breve periodo. Gli attacchi alla supply chain colpiscono aziende di ogni dimensione e in qualunque settore, come abbiamo già visto anche dagli attacchi a Microsoft da Storm-0558 (attribuito alla Cina) e SolarWinds da CozyBear (attribuito alla Russia)», ha commentato Wisniewski di Sophos, azienda leader della cybersecurity.

© RIPRODUZIONE RISERVATA