Abbracciata repentinamente, baciata sul collo e palpeggiata nelle parti intime. La vittima è una ragazza che ha poco più di 16 anni, l’indagato per violenza sessuale è un uomo che ne ha 81: le accuse, nei suoi confronti, sono state confermate e anzi ulteriormente irrobustite, nel corso dell’incidente probatorio svoltosi davanti al gip Andrea Di Berardino, pm Marika Ponziani. Sentina, la ragazza, che è assistita dall’avvocato Marco Femminella, non solo ha confermato le accuse, che con l’incidente probatorio diventano prove, e dunque ha ribadito il contenuto della denuncia presentata all’ufficio preposto della questura di Chieti, ma ha aggiunto altri elementi, come alcune telefonate che quell’uomo le ha fatto dopo essere entrato in possesso del suo numero attraverso uno stratagemma.
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Una delle telefonate è stata registrata ed è agli atti. Così come è agli atti un file audio, registrato nell’abitazione dell’uomo e che confermerebbe l’approccio a sfondo sessuale avvenuto nell’abitazione dell’uomo. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Vittorio Supino, opterà sicuramente per un rito alternativo, più probabile il patteggiamento, dopo aver cercato di risarcire, nei limiti delle sue possibilità economiche (è un pensionato) la giovane vittima. La vicenda risale a un mese fa. La ragazza si reca a casa dell’uomo per fare le pulizie al posto della madre, dunque per un puro caso, ed è alle prese con il lavoro che deve portare a termine quando l’anziano, che nel frattempo è rincasato, inizia a rivolgerle le sue attenzioni: l’uomo le avrebbe fatto complimenti per l’aspetto fisico, le dice che è brava ma al tempo stesso iniziano i tentativi di abbracciarla.
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