I medici hanno fatto il possibile per salvare Augusto De Carlo ma il quadro clinico del professionista era molto critico al momento dell’arrivo in ospedale. L’ingegnere edile si è spento mercoledì sera, a causa di un’emorragia cerebrale, dopo un delicato intervento chirurgico e tre giorni sospesi tra la vita e la morte.
In tanti piangono la sua scomparsa a Pescara dove De Carlo era noto per l'attività lavorativa e per l’impegno umanitario nel Rotary. Il 58enne lascia la sorella Annamaria, moglie Patrizia, e il figlio Andrea, lo stesso che ha scoperto il padre privo di sensi domenica mattina nella casa di Viale Regina Margherita, poi il trasporto in ospedale,i disperati tentativi di arginare la copiosa perdita di sangue, le esigue speranze manifestate subito dai sanitari alla famiglia. Augusto De Carlo aveva lavorato per molti anni in un’azienda di progettazione di impianti di elettricità per conto della quale aveva realizzato i sistemi elettrici dell’ospedale di Pescara.
Nel 2014 era stato colpito da un ictus sa cui si era ripreso con grande determinazione sottoponendosi ad una lunga riabilitazione.