Le nozze saltano per Covid: così Cristina, wedding planner, aiuta dottoresse e infermiere

a destra Cristina Orsatti con una sposa Le nozze saltano per Codiv: così Cristina aiuta dottoresse e infermiere
a destra Cristina Orsatti con una sposa Le nozze saltano per Codiv: così Cristina aiuta dottoresse e infermiere
di Francesca Rapposel
Domenica 12 Aprile 2020, 08:53 - Ultimo agg. 13 Aprile, 10:03
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Il suo settore, quello degli eventi, è uno dei più colpiti dall’emergenza economica generata dalla pandemia da Coronavirus. Ma Cristina Orsatti, wedding planner e organizzatrice di eventi originaria di Guardiagrele, benché abbia dovuto obbligatoriamente fermare i tanti progetti di cui si stava occupando, ha deciso di mettere la sua professionalità al servizio di quanti sono in prima linea nella trincea sanitaria.

Sulla scia di altri brand del settore matrimoni in tutto il mondo, da qualche giorno l’imprenditrice ha lanciato un appello dettato dal cuore alle future spose abruzzesi impegnate contro il Covid 19: dottoresse, infermiere, operatrici sanitarie. A loro, offre una consulenza telefonica gratuita per sciogliere tutti i problemi legati all’organizzazione del matrimonio, dedicata a chi avrebbe dovuto sposarsi nel 2020, ma ha bisogno di un aiuto concreto per riuscire a posticipare le nozze e riorganizzare l’evento. «Alcuni - racconta - mi hanno già contattata e anche solo una chiacchierata al telefono, una parola di conforto, sono stati di grande aiuto. Altri, invece, mi hanno chiamato per un consiglio professionale, per cercare di capire cosa fare, in modo da trovare una data utile per posticipare le nozze e far coincidere la disponibilità della location con gli altri fornitori già selezionati».

Già in condizioni normali, il suo lavoro richiede grande pazienza, precisione, organizzazione e una profonda conoscenza del settore. Ancora di più, nell’incertezza di una normalità che tarda ad arrivare, la mano di un professionista può aiutare a trovare la soluzione giusta per tutte le donne col camice bianco che oggi sono impegnate contro il nemico invisibile, ma che non devono rinunciare al progetto dei fiori d’arancio, solo rimandato a tempi migliori.
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