Squali martello, la strage delle femmine incinte: i cuccioli non ancora nati usati in cucina

La strage delle femmine incinte di squalo martello uccise per i cuccioli che finiscono nelle insalate di mare. (immagini e video pubblicati da Mike Bolton @silenthunter_pty su Instagram)
La strage delle femmine incinte di squalo martello uccise per i cuccioli che finiscono nelle insalate di mare. (immagini e video pubblicati da Mike Bolton @silenthunter_pty su Instagram)
di Remo Sabatini
Lunedì 4 Maggio 2020, 14:39
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Le drammatiche immagini arrivano da Panama e stanno facendo il giro del mondo. Raccontano della ennesima strage di squali che continua a ripetersi di stagione in stagione, di anno in anno. Siamo a Panama, uno degli ultimi paradisi terrestri del pianeta. Le sue acque, cristalline, abbondano ancora di pesci e balene che, non di rado, arrivano a nuotare persino sotto costa. Tra i frequentatori di quell'oceano selvaggio e ricco di vita, diverse specie di squali che approfittano di quelle acque anche per dare alla luce i piccoli.

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Come accade per le femmine del grande squalo martello (Sphyrna mokarran) che, tra aprile e maggio, arrivano nelle acque basse per partorire. La sicurezza delle mangrovie garantisce un nascondiglio ai piccoli per le prime settimane di vita così da sfuggire ai predatori naturali prima del battesimo del mare aperto. Purtroppo per loro però, molte delle future mamme non lasceranno mai quelle acque, un tempo sicure. Ad attenderle infatti, i pescatori locali che, come ogni anno, si riuniscono per cacciarle. E' una caccia cruenta e senza pietà che vede le femmine incinte uccise e con le pance aperte da chi cerca quei cuccioli non ancora nati, attesi nelle cucine dai coltelli dei cuochi che li trasformeranno negli ingredienti principali di prelibate zuppe e insalate di mare. Questa pesca crudele, sta sterminando le femmine di squali martello, mettendo a repentaglio la prosecuzione stessa della specie che, ormai da diversi anni, comincia a farsi sempre più rara. Così, mentre è partita una campagna internazionale di protesta contro questo tipo di attività che vede tra i sostenitori personaggi di primo piano del mondo della documentaristica legata al mare come Mike Bolton, che ha diffuso il filmato che proponiamo, Andy Casagrande, noto filmaker della serie Shark Week targata Discovery e Ocean Ramsey, ci si interroga in merito alla pesca sostenibile e all'etica di tale attività. Ingredienti, questi ultimi e stavolta, del tutto assenti dal menù. 
 

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