Ai Cappuccini installata l'antenna tra le case e l'ospedale Moscati

Il traliccio è stato installato, corsa contro il tempo per ottenere la sospensiva

Ai Cappuccini installata l'antenna tra le case e l'ospedale Moscati
Ai Cappuccini installata l'antenna tra le case e l'ospedale Moscati
di Selene Fioretti
Domenica 10 Marzo 2024, 10:54 - Ultimo agg. 11:26
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I lavori per l'installazione dell'antenna per la telefonia mobile in zona Tuoro Cappuccini vanno avanti senza sosta e, nelle ultime ore, hanno pure subito un'accelerazione.

Nel cantiere è infatti spuntato un palo, di una trentina di metri di altezza, sul quale dovrà essere montato l'apparato per la trasmissione delle onde elettromagnetiche. Poi seguirà la messa in esercizio. Dunque, nonostante le centinaia di istanze che residenti e associazioni hanno inviato al Comune di Avellino, gli operai incaricati continuano a lavorare di gran lena e, addirittura, fino a tarda sera.

Ma gli abitanti dei Cappuccini, che intanto hanno dato vita a un Comitato e lanciato una petizione online, non demordono. Il loro obiettivo è sempre quello di ottenere dall'ente di Piazza del Popolo una sospensione del cantiere, affinché gli uffici tecnici competenti possano verificare l'adeguatezza del sito individuato per l'impianto.
Da quando sono cominciate le rimostranze, all'indomani dalle prime operazioni di sbancamento del terreno, ciò che i cittadini hanno evidenziato è l'eccessiva vicinanza della costruenda antenna sia ad abitazioni private che a luoghi ad alta presenza di persone fragili.

Nel circondario, cioè, sorge l'ospedale Moscati, ma ci sono anche asili e scuole, nonché una residenza per anziani. Un'area che, secondo il Regolamento comunale vigente in materia di opere per la tele-radiocomunicazione, è definita di attenzione. Dove, vale a dire, la presenza di antenne va minimizzata.

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Perciò il documento stabilisce che le diverse compagnie telefoniche debbano usufruire, quando tecnicamente possibile, della medesima struttura, piuttosto che montarne ulteriori e di esclusiva proprietà. A tal proposito, a qualche centinaio di metri è già presente un altro ripetitore. Si trova a ridosso dello stadio Partenio. Con l'arrivo della nuova antenna, che appartiene a una società di telefonia francese, «si rischia la moltiplicazione dell'inquinamento elettromagnetico», fa sapere il Comitato.

Dal punto di vista tecnico, l'opera ha ottenuto l'ok sia dall'Arpac che dal Comune. Quest'ultimo ha rilasciato le autorizzazioni a luglio del 2022. Invece alle numerose richieste formali di chiarimenti, mosse da diverse settimane a questa parte, Palazzo di Città ufficialmente non ha ancora risposto. «La questione è urgentissima, - rimarca il Comitato - la salute dei cittadini va tutelata e viene prima della qualità di ricezione dei telefoni cellulari».

I residenti chiedono all'Amministrazione comunale di Avellino di intervenire, bloccando i lavori, così da fare innanzitutto chiarezza su quali siano i luoghi della città dove è lecito che i ripetitori possano essere montati. Ciò che preoccupa le quasi cento famiglie del comitato, infatti, è l'eccessiva vicinanza dell'antenna alle case, ma pure all'ospedale Moscati, nonché alla residenza per anziani Roseto, agli asili e alle scuole che sorgono nella stessa area. La zona, densamente popolata e frequentata quotidianamente da migliaia di persone, secondo il Regolamento comunale (il documento che disciplina l'esercizio delle antenne), viene definita area di attenzione. «Quile emissioni elettromagnetiche devono essere minimizzate adottando diverse soluzioni progettuali». Al contrario, la costruenda antenna, sorgerebbe a poche centinaia di metri da un altro ripetitore, quello presente a ridosso dello stadio Partenio. Dunque, oltre alla posizione, a preoccupare i cittadini è pure la somma delle radiazioni. Ad appoggiare la contestazione è stata anche l'associazione Cittadinanza Attiva, che a sua volta ha allertato il Comune, la Prefettura e l'Asl di Avellino, oltre che la dirigenza del Moscati. Nello specifico, il sito individuato è un terreno privato, collocato di fronte all'ingresso del nosocomio cittadino. Sia l'Arpac che gli uffici tecnici comunali hanno autorizzato i lavori, ma gli abitanti dei Cappuccini e gli attivisti vogliono risposte.

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