Montella, minaccia la barista con la pistola: aggressione ai carabinieri prima dell'arresto

Protagonista un 27enne che è stato arrestato. La scena ripresa dalle videocamere

Montella, minaccia la barista con la pistola
Montella, minaccia la barista con la pistola
Sabato 9 Marzo 2024, 14:25
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Una sequenza da paura che, fortunatamente, non ha avuto conseguenze più gravi. Il tutto è accaduto a Montella. Un pregiudicato di 27 anni, già noto ai carabinieri del posto, è entrato in un un bar, ha ordinato e consumato una birra e per non pagare ha minacciato con una pistola la barista. È stato arrestato e ristretto in carcere. Tutta la scena è stata ripresa dal sistema di videosorveglianza del bar: dalla telecamera esterna, infatti, si vede il giovane preparare la pistola, inserire il caricatore e riporla nella cintura dei pantaloni; dalla videocamera interna, invece, si vede chiaramente il pregiudicato chiedere la birra e, alla richiesta di pagamento, impugnare la pistola, scarrellare, spaventare la barista che trova riparo nel deposito, e darsi alla fuga.

Immediata la richiesta di intervento ai Carabinieri di Montella che prontamente hanno attuato un consolidato dispositivo, circoscrivendo la zona con tre equipaggi già impegnati nei servizi finalizzati al controllo del territorio.

Uno di questi, quello dell’Aliquota Radiomobile, ha bloccato il 27enne a poche centinaia di metri dal bar e lo ha sottoposot a perquisizione, sequestrandogli una trentina di munizioni ed un coltello multiuso. Grazie al supporto dei Carabinieri delle Stazioni di Nusco e Castelfranci, inoltre, in un giardino poco distante, è stata rinvenuta l’arma utilizzata per minacciare la barista, una pistola a salve con canna modificata idonea a poter sparare i proiettili rinvenuti.

La serata folle del giovane non è terminata qui. Il pregiudicato, insofferente al provvedimento di arresto, ha iniziato a minacciare, offendere e aggredire i militari, procurando ad uno di loro lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Ritenuto responsabile dei reati di rapina, ricettazione, detenzione di arma clandestina, oltraggio, resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale, il giovane è stato associato alla casa di reclusione di Bellizzi, a disposizione dei magistrati della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Capo Domenico Airoma.

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