Inchiesta sul Comune di Avellino: 13 indagati e quattro filoni, partono gli interrogatori

Dalla Smiraglia ai fratelli Guerriero è la settimana degli approfondimenti

Tredici indagati e 4 filoni partono gli interrogatori
Tredici indagati e 4 filoni partono gli interrogatori
di Alessandra Montalbetti
Domenica 10 Marzo 2024, 10:51 - Ultimo agg. 19:47
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La settimana delle audizioni si apre. Sull'attività amministrativa di Piazza del Popolo pesano quattro inchieste che contano ben tredici indagati.

Partiamo dall'ultima avviata dalla procura di Avellino, quella sugli appalti pubblici che vede coinvolto il primo cittadino Gianluca Festa, la dirigente comunale Filomena Smiraglia, il consigliere comunale Diego Guerriero, suo fratello l'architetto Fabio e ancora i fratelli Canonico, Gennaro e Andrea, uno presidente, l'altro commercialista della DelFes cestistica irpina. 

I sei indagati rispondono anche di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, abuso d'ufficio, falso in atto pubblico ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Questa, sebbene sia l'ultima in ordine di tempo, è quella che conta un maggior numero di indagati e che potrebbe a breve avere ulteriori risvolti e colpi di scena per le eventuali aziende coinvolte nel meccanismo corruttivo, contestato in via provvisorio a tutti gli indagati.
Altra inchiesta sfociata in un blitz presso gli uffici di Piazza del Popolo, effettuato solo qualche ora prima di quella sugli appalti, riguarda il cosiddetto Summer Festival. 

Il fascicolo d'inchiesta aperto sul concertone di Ferragosto vede coinvolti tre indagati, tra cui un dirigente comunale e la titolare della società che ha curato la manifestazione. Gli inquirenti hanno dapprima acquisito due determine di incarico firmate dal dirigente comunale Gianluigi Marotta per organizzare il concertone avellinese. Ai primi indagati è contestato il reato di turbata libertà degli incanti e la corruzione per l'esercizio delle funzioni. Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti tutto l'iter procedurale e organizzativo del Summer Festival 2023

In particolare i militari hanno acquisito la delibera del 16 agosto 2023 e l'altra del 18 agosto, con le quali sono stati affidati i servizi di prestazione artistica per il Summer Festival, costato circa un milione e centomila euro, così come sostenuto dall'opposizione.

Determine con le quali sono state riconosciute alla società East Side s.r.l.s di Avellino con sede legale in Vicolo Conservatorio la somma di 260mila euro oltre l'iva.

L'inchiesta sul Summer Festival ha preso il via dopo le segnalazioni dei consiglieri di minoranza Nicola Giordano, Francesco Iandoli e Dino Preziosi. Altra inchiesta è quella sul concorso che doveva consentire al comune di Avellino di reclutare dieci nuovi vigili urbani. Il fascicolo è stato aperto l'undici gennaio scorso quando i militari del Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Avellino su delega della Procura hanno effettuato un blitz negli uffici comunali dove si stava svolgendo il concorso. Inchiesta che conta ben tre indagati. Il primo ad essere iscritto nel registro degli indagati il giovane candidato Davide Mazza che aveva già superato la prova scritta con un punteggio di 25.5 e doveva solo effettuare la prova orale.

Indagati anche la dirigente comunale Filomena Smiraglia, presidente della commissione d'esame e il vicecomandante dei vigili urbani Domenico Sullo con le accuse di abuso in atto d'ufficio, falso e rivelazione del segreto d'ufficio dopo il blitz della guardia di finanza. Il giovane stando a quanto sostenuto dagli inquirenti - avrebbe commesso una leggerezza in quanto avrebbe riferito ad alcuni suoi amici e conoscenti di aver ottenuto in anticipo le domande che la commissione gli avrebbe posto durante la prova orale. La prima inchiesta, dal punto di vista cronologico, (giugno del 2023), riguarda il piano di zona e conta due indagati. L'inchiesta è stata aperta quando la Cooperativa Eco di Scafati è stata raggiunta da un'interdittiva antimafia.

La cooperativa Eco ha gestito per dieci anni il piano di zona di Avellino, ottenendo varie proroghe e appalti dalla giunta Festa. In merito a questa vicenda anche il Mid e il Movimento Insieme per Avellino e l'Irpinia chiesero alla luce dei fatti di cronaca, «l'immediato intervento dell'autorità giudiziaria per far luce sulla gestione delle attività svolte dallo stesso ambito sociale e circa le modalità di aggiudicazione proroghe e trasparenza dell'appalto gestionale da parte del Comune capoluogo alla medesima cooperativa finita nel mirino dell'interdittiva».

A quel punto il primo cittadino non si è affidato più ai servizi della coop raggiunta dall'interdittiva.

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