Un impegno ufficiale del Consiglio comunale per liberare definitivamente Avellino dal lungo incubo dell'amianto. È tempo di tornare in aula a Piazza del Popolo e l'alfiere pentastellato, Ferdinando Picariello, ha depositato agli atti della presidenza una mozione per il sindaco, Gianluca Festa e l'intera assise municipale. L'assunto drammatico da cui parte Picariello è che «continuano ad arrivare notizie di persone che abitano nei prefabbricati post sisma, per esempio a via Nicolodi, e che si ammalano di patologie tumorali». «Quella dell'amianto ammonisce - è una vera questione ambientale, di cui l'amministrazione si deve fare carico con urgenza, altrimenti credo che possano configurarsi anche dei reati omissivi». Contrada Quattrograna, dove resistono ultimissimi tetti con l'amianto, via Tedesco e Valle, sono solo alcuni degli esempi. Ma secondo il sindacato, l'eternit è presente anche negli alloggi ex Iacp e segnatamente nelle condotte fumarie. Ma la mozione di Picarello indica anche e soprattutto una via d'uscita: i fondi appositamente stanziati dalla Regione. «La quasi totalità degli alloggi prefabbricati installati ad Avellino nel dopo terremoto scrive - aveva la presenza di amianto all'interno, visto che le coperture degli stabili furono creare in cemento ed eternit. Ad oggi, esistono ancora diversi prefabbricati la cui bonifica non è ancora stata avviata. E la situazione viene sottolineato nella mozione - è resa ancora più drammatica da fatto che questa situazione dura dai primi anni ottanta. Molte famiglie sono giornalmente a contatto con le fibre di asbesto, essendo tali palazzine ancora in un so come alloggi popolari in attesa della consegna dei nuovi fabbricati». Quarant'anni di esposizione all'amianto, dunque, un grande allarme sociale denunciato ciclicamente senza soluzioni definitive. «Tali circostanze prosegue la mozione - costituiscono un pericolo reale ed imminente sugli abitanti della zona e sui cittadini. Ma esiste la possibilità di accedere ai fondi erogati dalla Regione per la bonifica e la rimozione». Così, l'atto «impegna il sindaco ad attivarsi per produrre un' istanza ed accedere ai predetti finanziamenti».
Il firmatario dell'iniziativa si è rivolto anche al presidente del Consiglio comunale, Ugo Maggio.