Asl, arrivano i rinforzi: concorsi per 50 posti

Non si ferma più il reclutamento negli ospedali periferici

L'ospedale di Ariano Irpino
L'ospedale di Ariano Irpino
di Vincenzo Grasso
Domenica 26 Febbraio 2023, 10:33
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Una cinquantina tra medici, infermieri e operatori sociosanitari (Oss) sono pronti a potenziare gli organici degli ospedali periferici. Il direttore generale dell'Asl di Avellino, Mario Nicola Ferrante, continua con il reclutamento di personale per colmare le ataviche lacune dei presidi di Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi. L'altro giorno, sono stati bandati due concorsi per 4 posti riservati a medici specializzati in chirurgia generale (1) e anestesia e rianimazione (3). Inoltre, sono stati pubblicati una serie di avvisi speciali per assumere 14 infermieri, 22 Oss, un farmacista, 4 tecnici di laboratorio e 2 biologi.

Il percorso tracciato è stato ribadito ieri mattina all'ospedale Frangipane di Ariano Irpino, dove il manager dell'Asl di Avellino ha partecipato a un convegno sulla rianimazione neonatale di medici neonatologi, pediatri, anestesisti-rianimatori, infermieri pediatrici ed ostetriche. Un'opportunità, per Ferrante, di fare il punto sulle iniziative in corso per rilanciare ulteriormente le strutture ospedaliere irpine. Intanto, dando vita ad un momento di formazione con l'obiettivo di fornire gli strumenti necessari a garantire il miglioramento dell'assistenza del neonato in sala parto attraverso l'aggiornamento in materia di conoscenze teoriche ed esercitazioni pratiche di rianimazione neonatale.
«La formazione e l'aggiornamento del personale medico e degli operatori sanitari - spiega Ferrante - rappresentano un elemento fondamentale di crescita dell'Azienda in considerazione della complessità del lavoro svolto in sala parto.

Per questo riteniamo necessario promuovere una conoscenza più completa ed innovativa delle manovre rianimatorie e delle procedure di stabilizzazione, indispensabili alla gestione ottimale del neonato critico, essendo i primi momenti di vita cruciali per la vita stessa del bambino».

Dal convegno emerge chiaramente che la struttura ospedaliera è in evoluzione: «Stiamo cercando di porla in una fase avanza; Dea di primo livello, ma avanzato, nel senso che si possono fare qui interventi normalmente riservati ai Dea di secondo livello. Insomma, stiamo facendo il massimo. Ecco perché anche il corso sulla rianimazione neonatale ha un significato speciale: vuol dire che l'area materna-infantile ha un ruolo importante, considerato che adesso stiamo facendo investimenti enormi anche per quanto attiene le risorse umane».
Sono arrivati tre ginecologi e «stiamo cercando di reclutare nuovi pediatri e neonatologi al fine di portare la struttura ad un livello superiore alle 500 nascite all'anno».

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Infatti, se il nosocomio di Ariano Irpino, con una deroga regionale, è autorizzato per un numero inferiore di nascite, è solo perché è classificato come presidio di zona interna. Circostanza che preoccupa non poco, anche se è in atto un calo demografico dovuto ad altre cause: lo spopolamento dei nostri territori. «Contestualmente - spiega acnora Ferrante - stiamo facendo un altro sforzo: arricchire la struttura considerata complessa con un primario, per rendere più attrattivo e ricco di competenze il reparto. In questi casi, si sa, un primario fa la differenza». Ma le innovazioni nel Frangipane non si fermano qui: «Sono state allestite 12 postazioni per le prenotazioni in presenza e on-line. Non ci devono essere più ritardi nelle prenotazioni. È stata completata, inoltre, la nuova sala di attesa del ponto soccorso, dove i familiari dei pazienti possono trovarsi sicuramente in un ambiente più confortevole, finanche con il wi-fi. Mentre nel pronto soccorso adesso c'è tutto per la diagnostica immediata: tac, risonanza magnetica, ecografo e altro. Non c'è più il trasferimento temporaneo di pazienti in altri reparti. Inoltre, abbiamo sollecitato il ritorno del drappello di polizia».

Altri lavori hanno poi interessato sia la sala gessi sia l'area covid, quest'ultima è stata resa completamente autonoma rispetto al resto dell'ospedale, aumentando in questo modo il livello di sicurezza per i degenti no-covid che arrivano ogni giorno in ospedale. «Senza dimenticare - conclude il direttore generale dell'Asl di Avellino - che a partire dalla prossima estate partirà la cardiologica interventistica. Attesa da anni. Quello che era un sogno per il compianto primario di Cardiologia Gennaro Bellizzi».
 

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