Avellino, l'agguato in viale Italia filmato
dalle telecamere: spari a volto scoperto

Avellino, l'agguato in viale Italia filmato dalle telecamere: spari a volto scoperto
di Katiuscia Guarino
Sabato 10 Luglio 2021, 08:38 - Ultimo agg. 20:35
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Si conosce ormai colui che ha premuto il grilletto a viale Italia nella notte dei festeggiamenti per la vittoria dell'Italia nella semifinale degli Europei. Nel frattempo, si sta cercando di capire se la pistola calibro 7,65 dalla quale sono partiti i colpi sia stata già utilizzata in altri raid. Recuperati dai carabinieri e ora oggetto di analisi tutti i bossoli.

Gli accertamenti sono già in corso e potrebbero fornire ulteriori elementi preziosi per le investigazioni. Il comandante della Polizia Municipale di Avellino, Michele Arvonio, ha riferito che le immagini della videosorveglianza pubblica hanno ripreso tutto e sono chiare.

Quindi in quei frame si vede bene l'autore dell'agguato: c'è il film di quei momenti drammatici. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, agli ordini del capitano Pietro Laghezza, hanno visionato anche i filmati delle telecamere della scuola Solimena e di tutti gli esercizi commerciali presenti in zona. Insomma, ciò che è accaduto quella notte si sta delineando in maniera sempre più nitida.

Ma gli inquirenti vogliono avere un quadro dettagliato. Nelle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo, diretta da Domenico Airoma (titolare dell'inchiesta è il pm Vincenzo Russo), si stanno valutando i vari aspetti della vicenda. Sono stati interrogati gli esercenti della zona, oltre ad altre persone informate sui fatti. Assodata ormai l'ipotesi del regolamento di conti, la cui genesi è da ricercare in una lite avvenuta in due momenti. A rimanere feriti sotto i colpi della calibro 7,65 sono stati Gianluca Ferrara di 48 anni, il figlio Ettore di 26 e Ivan Santamaria di 28 anni. L'agguato, dunque, sarebbe maturato a seguito di una rissa che ci sarebbe stata alcuni giorni prima, con un secondo round proprio la sera della semifinale degli azzurri. Praticamente, poco prima che si scatenasse il putiferio in viale Italia.

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Chi ha sparato non si è preoccupato di coprirsi il volto, di essere riconosciuto. Forse voleva proprio l'esatto contrario: far capire chi fosse a impugnare la pistola e a sparare sei colpi senza paura. Neanche il timore di poter centrare qualcuno, nell'affollata strada del centro città che era in festa per il successo della Nazionale. L'uomo sarebbe sceso da una vettura condotta da un'altra persona (a bordo anche una terza?) e avrebbe fatto fuoco all'indirizzo dei tre, che si trovavano vicino all'Alfa Romeo Mito grigia di proprietà dei Ferrara. I tre sono riusciti a mettersi poi al riparo in un vicolo. Successivamente sono stati ricoverati in ospedale. L'Alfa Romeo dei Ferrara e la Toyota Yaris di Ivan Santamaria sono state sottoposte a sequestro, così come i loro telefoni cellulari. Gianluca Ferrara, dopo l'intervento chirurgico alla gamba (il proiettile gli ha fratturato il femore) è stato dimesso dal Moscati. Per lui prognosi di trenta giorni. Rimozione della pallottola che si era conficcata nel fianco sinistro per il figlio Ettore, lo stesso per Ivan Santamaria che aveva il proiettile nell'ascella. 

L'autore del ferimento avrebbe potuto uccidere. Non solo i feriti, ma anche le decine di passanti. Le tre vittime dell'agguato non hanno dato indicazioni rispetto al raid, mentre alcune indicazioni sono arrivate dai video e dalle foto che hanno invaso i social media nelle ore successive all'episodio. Le forze dell'ordine hanno alzato il livello di attenzione in città. Anche perché potrebbe esserci un rischio ritorsioni nel capoluogo. Una preoccupazione che nessuno vuole nascondere. Come annunciato dal prefetto Paolo Spena, al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, saranno potenziati i controlli nel fine settimana. Già ieri mattina l'elicottero della Polizia ha monitorato dall'alto la situazione in città. Si replicherà anche in giornata. Irrobustito il servizio di pattugliamento con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia Municipale. Ci saranno pattuglie fisse lungo viale Italia, corso Vittorio Emanuele, via de Concilj, il centro storico. Saranno impegnati diversi uomini, anche in borghese per tenere sott'occhio i punti nevralgici.

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