Asidep, il dietrofron dopo le proteste: Pisano ritira il bando

ll Presidente: "La soluzione di un passaggio ad IrpiniaAmbiente mi preoccupa"

Asidep, il dietrofron dopo le proteste: Pisano ritira il bando
Asidep, il dietrofron dopo le proteste: Pisano ritira il bando
di Alessandro Calabrese
Sabato 25 Novembre 2023, 09:54
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«Sul ritiro del bando di gara per l'affidamento del servizio di depurazione industriale ho convocato per martedì il Comitato direttivo dell'Asi. Così come, stamane (ieri), ho già contattato la segreteria dell'assessore regionale al Lavoro, Antonio Marchiello, per organizzare un nuovo tavolo, questa volta a Palazzo Santa Lucia, sugli ammortizzatori sociali da attivare per i 55 lavoratori dell'Asidep».

Il presidente dell'Asi, Pasquale Pisano, sembra voler fare dietrofront rispetto alla gara d'appalto per l'assegnazione della gestione dell'asset.

Attaccato da sindacati, dalla stessa Irpiniambiente che dovrebbe subentrare alla partecipata di Pianodardine, e dai consiglieri regionali Livio Petitto e Vincenzo Ciampi, il vertice del Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale annuncia di aver predisposto i prossimi passaggi anche se il percorso stabilito al tavolo prefettizio lo scorso 15 novembre non lo convince.

«La soluzione prospettata con l'ingresso della società in house della Provincia afferma non ha prospettive. Sono molto preoccupato per la stasi seguita all'incontro con il prefetto Spena e l'assessore Marchiello. Sembra che tutto debba partire dal ritiro del bando, quando da Irpiniambiente non è stata fatta nessuna manifestazione di interesse, né presentato un piano concreto. Il bando, in realtà, era un paracadute per i lavoratori e il servizio. Se le cose andranno diversamente, altri dovranno assumersene le responsabilità».

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Ieri, intanto, l'Asi ha pagato la metà del primo stipendio arretrato al personale che, pare, salderà all'inizio della prossima settimana. E proprio i lavoratori hanno minacciato di riprendere lo sciopero e bloccare la depurazione se dalle "belle parole" del confronto con l'assessore regionale non si passerà ai fatti. Una nuova mobilitazione, dunque, è solo rinviata in attesa di un cronoprogramma concreto fatto di azioni, decisioni e atti ufficiali. Sempre ieri l'amministratore unico della spa di via Cannaviello, Claudio Crivaro, ha inviato una nota per sollecitare Pisano a tener fede all'accordo verbalizzato a Palazzo di Governo: «sospendere e ritirare il bando di gara pubblicato per l'affidamento del servizio di depurazione, con l'impegno, nel contempo, di attivare la procedura negoziata senza bando nell'ottica di affidare il servizio della depurazione a Irpiniambiente sulla base dell'impegno di un project financing da sviluppare, nel corso dell'affidamento, secondo tempi e modalità da definire».

Rimarcando che gli adempimenti Asi «sono propedeutici alla proposta di gestione che la società si è impegnata ad avanzare». Per il segretario della Fiom Cgil, Giuseppe Morsa, poi, il presidente dell'Asi non può avanzare altre proposte rispetto a quella configuratasi al tavolo prefettizio: «Si vuole mettere in discussione la capacità di Irpiniambiente a gestire il servizio dice ma è lui l'unico inaffidabile. Subito dopo la revoca serve un'intesa definitiva tra Asi e Irpiniambiente che ha in mente di gestire per 20 anni mantenendo 55 occupati e una conduzione pubblica. La depurazione industriale è diventata terreno di scontro per beghe di partito. Uno scenario indegno. Ora bisogna fare sistema per un progetto di sviluppo del territorio».

Sulla gestione della vertenza e, soprattutto, sui rischi che corre la depurazione industriale, infine, il capogruppo di "Moderati e Riformisti" al Consiglio regionale, Livio Petitto, chiede le dimissioni di Pisano e si attiva per il commissariamento dell'Asi.
Sulla stessa scia il consigliere regionale M5s Vicenzo Ciampi che minaccia ripercussioni sullo stesso campo largo. «Le sue dimissioni non sono più rinviabili. Pisano ritiene carta straccia il verbale con Prefetto e assessore regionale e manda per strada cinquantasei lavoratori e ferma la depurazione. Questa politica non mi piace; come si crea un campo largo con chi fa questo tipo di politica?».
 

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