Avellino, il Borgo dei Filosofi nel segno di Masullo

Nino Daniele ha ricordato l'intellettuale irpino che nel 2023 avrebbo compiuto cento anni

Avellino, il Borgo dei Filosofi nel segno di Masullo
di Massimo Roca
Giovedì 4 Maggio 2023, 10:46
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Democrazie e Sovranismi: un titolo che strizza l'occhio all'attualità quello della X edizione del Borgo dei Filosofi, la rassegna di filosofia politica ripartita ieri all' ex cinema Eliseo e dove sarà protagonista fino a sabato. Dopo l'esordio dello scorso 18 aprile con Marcello Veneziani e Umberto Curi, ieri si è ritornato sul tema con Stefano Petrucciani, ordinario di Filosofia politica. La democrazia nell'età della sfiducia è stato il titolo del suo intervento. Eugenio Mazzarella, professore di filosofia teoretica presso la Federico II di Napoli, ha provato a tracciare profili di convivenza tra democrazie e sovranismi.

Ad anticiparli, dopo i saluti istituzionali del sindaco Festa e dell'assessore Luongo, Nino Daniele. L'ex assessore alla Cultura di Napoli, allievo e fedele seguace di Aldo Masullo, ha incentrato il suo intervento sulla figura del filosofo irpino nel centenario della sua nascita.

In un contesto tematico che ha sempre affascinato Masullo e cioè quello di una filosofia come strumento di riflessione sul mondo, vista non come riflessione astratta ma concreta, Daniele ha sottolineato il legame tra il pensiero di Masullo e quello di Giordano Bruno, citando un lavoro del filosofo irpino: Giordano Bruno maestro d'anarchia.

«La mancanza di un centro di riferimento nell'universo, dove ogni individuo è esso stesso centro portatore di una sua peculiarità, diventa l'idea fondativa del concetto di democrazia», spiega Daniele. Masullo come avrebbe giudicato il momento politico attuale? «Difficile dirlo. Dai suoi scritti si desume che era molto angosciato dalla piega degli eventi. E non solo dal post umano, dal dominio della tecnica. Negli ultimi tempi era agitato da una paura che avevamo ormai accantonato: quella dell'olocausto nucleare. Questo rischio lo assillava molto».

Un'intervista rilasciata proprio a Il Mattino «si concludeva con il suo desiderio di costruire a Napoli un'accademia mondiale della pace in cui tutti giovani provenienti dalle diverse discipline fossero accomunati da un comune sentire e diventassero operatori di pace lavorando per sminare i conflitti». Sulla questione sociale dei nostri giorni, poi la visione di Masullo era netta: «Il suo pensiero non prescindeva dalla dignità di ogni individuo. Riteneva inaccettabili le ingiustizie, le discriminazioni. Ha sempre avuto un pensiero critico verso il turbo capitalismo finanziario. Per lui il lavoro non è mai stato una merce». Il Borgo dei Filosofi ha da sempre puntato a creare occasioni di confronto su temi centrali, attraverso il coinvolgimento di intellettuali a vario titolo protagonisti del dibattito pubblico. «La scelta degli ospiti risponde esclusivamente al principio del pluralismo» spiega Leonardo Festa, membro del comitato scientifico della manifestazione diretto dal professore Antonio Di Gregorio.

«Si punta a raccogliere opinioni diverse, anche opposte, per affidare poi al senso critico di ognuno la possibilità di farsene una propria. Da Petrucciani a Ilvo Diamanti, da Massimo Adinolfi a Paolo Ricci: non solo filosofi, quindi, ma anche sociologi, economisti, giornalisti, tutti accomunati dall'interesse verso tematiche quali la crisi della democrazia, lo sviluppo del populismi, il riemergere del sovranismo». Questa mattina alle 10.30 il protagonista atteso è Diego Fusaro. Seguirà l'intervento di Anna Cavaliere. Domani Andrea Pitasi e Pietrangelo Buttafuoco. Si chiuderà sabato con trittico di interventi a cura di Paolo Ricci, Massimo Adinolfi e Ilvo Diamanti.
 

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