Avellino, bufere di vento e pioggia: è allarme rosso per la caduta degli alberi

A Venticano una frazione resta senza corrente

Avellino, bufere di vento e pioggia: è allarme rosso per la caduta degli alberi
di Katiuscia Guarino
Sabato 4 Novembre 2023, 10:02
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Emergenza alberi in Irpinia a causa del maltempo, che ha provocato i problemi maggiori soprattutto nel corso della notte tra giovedì e venerdì. Sono state le raffiche di vento a far paura e a creare i danni più importanti. È l'Alta Irpinia ad essere stata principalmente flagellata. Un superlavoro per i vigili del fuoco del comando provinciale che hanno effettuato complessivamente un centinaio di interventi.

Solo nel corso della notte i caschi rossi hanno dovuto far fronte a una cinquantina di richieste. Richieste che hanno riguardato la rimozione di rami pericolanti e la caduta di grossi fusti. Non solo. Alla frazione Castel del Lago di Venticano, una metà dell'abitato è rimasta senza luce per diverso tempo. Niente energia elettrica dalla notte e per buona parte della giornata. In difficoltà soprattutto le aziende. Non sono mancate le proteste, così come le telefonate al numero verde della società erogatrice del servizio. Superlavoro, dunque, per i vigili del fuoco irpini.

In campo diverse squadre della sede centrale e dei cinque distaccamenti della provincia (Lioni, Bisaccia, Montella, Grottaminarda e Ariano Irpino).

La situazione è stata costantemente monitorata dal comandante Mario Bellizzi. È stato necessario anche disporre un rafforzamento delle unità in servizio. I vigili del fuoco hanno coperto turni in più rispetto all'ordinario, aumentando le ore di attività per poter rispondere a ogni richiesta giunta al centralino della sala operativa. Problemi si sono registrati anche in città. Nella notte sono venuti giù tre alberi. Uno in via Lorenzo Ferrante, un altro in via Manlio Papa e il terzo a contrada Bagnoli. Momenti di paura si sono vissuti ieri mattina lungo viale Italia, contrada Archi e via Circumvallazione, dove rischiavano di venire giù altri alberi. I pompieri hanno dovuto mettere in sicurezza i grossi fusti. Sempre in città in via Mancini i caschi rossi hanno rimosso tegole e camini pericolanti. Strage di alberi anche in provincia. Due sono caduti a Montella in via Cannavali e in San Francesco. Un altro a Volturara Irpina alla frazione Tavernole. E ancora a Calitri in via Fontana. Qui, sono piombate al suolo due grosse piante. Mentre a Chiusano San Domenico un albero è stato abbattuto dal vento ed è crollato sulla strada statale 400. Medesima situazione a San Potito Ultra. Una grossa pianta è finita sull'Ofantina. Il traffico veicolare è stato interdetto per il tempo necessario alle operazioni di rimozione dell'albero da parte dei caschi rossi.

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Alberi caduti anche a Mercogliano, Guardia dei Lombardi, Prata Principato Ultra, Ariano Irpino, Atripalda, Roccabascerana e Lioni, Taurasi, San Martino Valle Caudina, Ospedaletto d'Alpinolo, Flumeri, Sant'Andrea di Conza e Sant'Angelo dei Lombardi. Gli interventi sono stati concentrati principalmente nella notte. Le forti raffiche di vento hanno superato anche i cento chilometri orari in alcuni momenti. Meno problemi, invece, per la pioggia. Anche se è stata abbondante, non ci sono stati disagi importanti. Alcune strade provinciali sono state coperte da fango e detriti. Immediato l'intervento degli addetti dell'ente di Palazzo Caracciolo che hanno provveduto alla pulizia delle carreggiate.

In allerta, parimenti, gli operatori di Anas (per monitorare soprattutto la situazione su Ofantina Bis e raccordo autostradale Avellino-Salerno) e Autostrade per l'Italia, nel tratto compresso tra Baiano e Lacedonia. I disagi sono stati ridotti al minimo. In via precauzionale, i sindaci avevano già chiuso parchi e cimiteri, al fine di scongiurare ulteriori conseguenze. I primi cittadini di Montoro (Girolamo Giaquinto), Solofra (Nicola Moretti) e Mercogliano (Vittorio D'Alessio) avevano fermato le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio, sia pubbliche, sia privati, compresi gli asili nido, sempre in via precauzionale dopo l'annuncio dell'allerta della Protezione Civile.

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