Avellino, l'isola pedonale per rilanciare
il commercio nel centro storico

Avellino, l'isola pedonale per rilanciare il commercio nel centro storico
di Flavio Coppola
Giovedì 11 Giugno 2020, 08:49 - Ultimo agg. 09:25
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Avellino diventa un'enorme isola della movida. Da Viale Italia al centro storico, con l'unico intermezzo percorribile in auto a piazza Libertà, ma solo in direzione Piazza del Popolo, il salotto buono si trasforma in una lunghissima area pedonale. Domani sera partirà ufficialmente il piano di rilancio del commercio all'aperto anche al centro storico. Ieri mattina, il faccia a faccia tra il vicesindaco, Laura Nargi, e il comandante della Polizia municipale, Michele Arvonio. Poi l'ordinanza. Domani e sabato, il cuore antico sarà pedonalizzato dalle 21 all'1; di domenica, lo stop alle auto varrà dalle 12 alle 16. Il perimetro interessato dal provvedimento comprenderà via Nappi, via Del Gaizo, Via Duomo, via San Francesco Saverio, Rampa San Modestino, via Oblate, via Chiesa Conservatorio, corso Umberto I, nel tratto compreso tra via Triggio e piazza Amendola, via Luigi Amabile, nel tratto compreso tra la piccola agorà e via Trinità. Bar e attività di ristorazione potranno sfruttare lo spazio esterno per sistemare i propri tavoli.

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L'esperimento dovrebbe durare per tutta l'estate. Ma l'amministrazione sta pensando di spingersi oltre: «Vogliamo mettere a disposizione degli esercenti anche piazza Amendola. riferisce Nargi Stiamo immaginando con loro il meccanismo più giusto per valorizzare l'area antistante la Dogana». A breve, potrebbe arrivare una manifestazione di interesse. Diversamente, si affiderebbe quello spazio su richiesta e, ovviamente, a tempo. Contemporaneamente, il sindaco Gianluca Festa ha confermato la pedonalizzazione di viale Italia, escludendo anche per il prossimo fine settimana via De Concilij, e restringendo ulteriormente l'isola finita nella bufera lo scorso 30 maggio. Anche qui, dalle 21 all'1 di notte, sarà vietata la circolazione a Viale Italia, nel tratto compreso tra via Marconi, via Fratelli Del Gaudio ed a via fratelli Urciuoli. Più o meno dalla chiesa di San Ciro fino al Duomo ed oltre, quindi, gli avellinesi avranno a disposizione un'area di passeggio enorme. «Abbiamo voluto fortemente questa mega isola pedonale spiega ancora il vicesindaco Nargi perché è nostra intenzione fornire grandi spazi ai commercianti ed agli avventori. L'esperimento dell'isola pedonale continua in realtà è andato benissimo. Il caso di via De Concilij esula da un'organizzazione che aveva dato ottimi risultati. E che serve proprio per ridurre il rischio che si creino assembramenti». Non sarà ancora possibile fare musica all'aperto qui la normativa è regionale ma, per Nargi, il progetto consentirà ai commercianti stremati dal Covid di rifiatare. Il piano già in vigore contempla, del resto, anche la possibilità, per tutti, di restare aperti fino alle ore 22. E di utilizzare fino al 30 per cento in più di suolo pubblico: «Abbiamo voluto fortemente questa pedonalizzazione ricorda la delegata alle attività produttive non solo di concerto con gli stessi esercenti e le associazioni di categoria. Ma con la stessa opposizione, che aveva condiviso con noi queste misure. E ci sono già 50 attività - riferisce a cui è stata rilasciata l'autorizzazione per l'utilizzo di ulteriore suolo pubblico a titolo gratuito». Confermata pure l'ordinanza sindacale che vieta la somministrazione di bevande, anche non alcoliche, in vetro e lattine a partire dalle 19, e la vendita, per tutti i negozi, di alcolici dopo le 21. Per il resto, c'è l'ordinanza regionale che consente il consumo di alcolici solo al banco o ai tavoli dopo le 22. Molte regole, ma anche tante incognite. Sul versante della sicurezza, ci sarà un surplus di lavoro per la Polizia municipale. Il comandante, Michele Arvonio, prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Noi saremo in strada come sempre, ma riteniamo positivo il fatto che si voglia consentire un utilizzo maggiore degli spazi cittadini, riducendo il traffico veicolare. Non abbiamo timore di assembramenti prosegue perché la città finora si è comportata be-nissimo, sia nella fase dell'emergenza sanitaria che dopo. E siamo convinti che l'approccio più proficuo sia quello dialogante. Perché il rispetto delle regole nasce dal senso civico di ognuno». 
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