Avellino, centro storico: slitta di un'ora
lo stop alle auto ma i residenti protestano

Avellino, centro storico: slitta di un'ora lo stop alle auto ma i residenti protestano
di Flavio Coppola
Venerdì 21 Maggio 2021, 09:52
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Cambia ancora l'isola pedonale del centro storico. Chiusura alle 20, riapertura alle 23. L'amministrazione calibra lo stop alle vetture nel cuore antico rispetto al nuovo coprifuoco appena istituito dal Governo. E pure alle proteste dei tanti 60 gli esercenti che hanno messo nero su bianco una richiesta di slittamento dell'orario a partire dalle 21 che si erano pronunciati contro il provvedimento subito dopo l'attivazione. Ma ora tocca ai residenti. Circa 100 cittadini hanno già aderito ad una nuova petizione. E stavolta finisce sotto accusa pure la Ztl di via Duomo, attivata oltre un anno fa. Dal canto suo, il vicesindaco con delega al Commercio, Laura Nargi, annuncia la volontà di proseguire con l'esperimento pedonale anche per il mese di giugno. Ma apre al confronto con venditori e residenti. Dopo i disagi ripetuti verificatisi per gli ingorghi a via Nappi, con le auto dirottate sul lato destra attraverso via Carmine, dove i locali, anche alimentari, si riempiono di smog, all'amministrazione viene richiesta una pedonalizzazione vera. Cioè con tanto di servizi, a cominciare dai parcheggi, e un piano per la mobilità che eviti code e malumori. Sul punto, l'amministrazione coglie l'assist e annuncia un progetto di largo respiro che diventi strutturale. Ma rispetto all'eliminazione della Zona a traffico limitato di Piazza Duomo non si transige: «Posso capire che ci siano dei disagi dice Nargi - ma evidentemente chi protesta concepisce Piazza Duomo come un parcheggio. Quando l'area era aperta al traffico, la sosta era selvaggia. La nostra amministrazione aggiunge punta invece a cambiare questa mentalità, e una cultura per la quale si arriva con l'automobile dappertutto. E mi risulta che molti residenti abbiano apprezzato la quiete del centro storico».

Il problema, per tanti, resta il parcheggio. Per la verità, l'amministrazione ha attivato soluzioni alternative: «Abbiamo messo a disposizione risponde l'assessore - altri 50 posti per i residenti. Da Campetto Santa Rita a via Decorati al valor civile. La cosa più strana è quei posti non vengono tutti utilizzati. E poi ricorda c'è il parcheggio a pagamento, appena istituito, per 100 posti sotto a Comune». In questo caso, la misura è rivolta agli avventori ed è ancora poco conosciuta. L'assenza di servizi, però, a partire dalle 21, crea al centro storico uno scenario spettrale. Al di fuori delle poche attività di somministrazione di cibi e bevande, il cuore antico, paradossalmente, si svuota. Il progetto al quale lavora l'esecutivo di Piazza del Popolo, annuncia allora il vicesindaco, è un'isola pedonale vera, sul modello del Corso.

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«Questo dice è stato il mio primo pensiero, sin da quando ci siamo insediati. Siamo consapevoli che non bastano le transenne per parlare di area pedonale, e vogliamo fare al centro storico di Avellino ciò che già esiste in tutti gli altri centri storici d'Europa. Lavoriamo da tempo aggiunge ad un progetto di pedonalizzazione a 360 gradi, che migliori davvero la vita di residenti e di tutte le categorie di commercianti». Non solo più parcheggi. Dal punto di vista della viabilità, l'amministrazione confida nell'apertura del tunnel: «Ormai ci siamo assicura Nargi e ci aiuterà a decongestionare i flussi al centro». Sui disagi patiti e documentati nelle ultime settimane, l'assessore infine chiarisce: «Sapevamo che la chiusura pomeridiana avrebbe creato problemi ad alcuni, ma non si poteva fare un piano generale per tutta la città rispetto ad un una misura straordinaria come questa. Non va dimenticato, però, che in tanti, senza questo provvedimento, non avrebbero potuto lavorare e avrebbero addirittura chiuso. Chiediamo, quindi, ancora collaborazione e pazienza». Intanto, le raccolte di firme proseguono. L'organizzatore delle due petizioni, Antonio Chiummo, ha consegnato la prima quella dei commercianti alla segreteria generale del Comune lo scorso 5 maggio. Con lo slittamento dell'orario di pedonalizzazione alle 20, la protesta è scemata. Ma la petizione dei residenti è ancora work in progress.
 

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