Avellino, ok della Regione al Ferragosto:
corsa contro il tempo per luminarie e fuochi

Avellino, ok della Regione al Ferragosto: corsa contro il tempo per luminarie e fuochi
di Flavio Coppola
Giovedì 12 Agosto 2021, 08:26
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Ora il Ferragosto può partire. Il decreto regionale di finanziamento segna ufficialmente l'avvio della corsa contro il tempo per installare le luminarie entro le prossime 48 ore. E accendere i fuochi alla mezzanotte del 15. Ieri mattina, i dirigenti di Palazzo Santa Lucia, Romano e Gargiulo, hanno notificato formalmente al settore Cultura di Piazza del Popolo l'ok alla spesa dei primi 150.000 euro preventivati dall'ente. Un decreto last minute e un sospiro di sollievo per l'intera amministrazione, già indotta, proprio nel corso del dialogo con la Regione, a far slittare tutto il cartellone (escluse luci e fuochi) a dopo il 20 agosto.

Ottenuto il decreto e firmato l'atto, è partito a razzo l'iter per l'affidamento diretto all'impresa che dovrà installare le luminarie per tutto il Corso, a via Nappi e da Piazza Libertà a via Due Principati. Si può fare. Se non ci saranno intoppi. Assicurando così almeno le illuminazioni per i tre giorni clou dell'Assunta. Pure attaccato dalle opposizioni, insieme al sindaco Festa, l'assessore al ramo Stefano Luongo non aveva mai dubitato: «Se non mi avessero mandato il decreto entro stamattina (ieri ndr) avrei chiesto spiegazioni alla Regione per iscritto e rinunciato dice Ma non avevo dubbi, perché le assicurazioni erano state molteplici. Questo finanziamento ci consente di far partire gli spettacoli dal 20, le luci dal 14 e i fuochi dal 15. Per le luminarie gli uffici sono già al lavoro e saranno accese per tempo». In realtà l'anno scorso, sempre in pandemia, partirono il 9. Così le opposizioni, e anche i commercianti del Corso, evidenziano, pur con modulazioni diverse, chiari ritardi di programmazione da parte del Comune. Luongo non ci sta: «Cipriano era quello che ci aveva accusato 2 anni fa di aver speso i soldi per il solo mese di agosto - contrattacca - chiedendo una programmazione per tutto l'anno. Noi stiamo organizzando un percorso del genere, non legando gli eventi di agosto ai giorni clou del Ferragosto per ragioni connesse al Covid. Invece, gli eventi cadranno nei giorni in cui tornano gli avellinesi dal mare, fino a novembre».
La delibera di giunta con l'approvazione della proposta della direzione artistica, però, è datata 6 agosto, e l'amministrazione aveva precedentemente annunciato di voler partire proprio da quella data. «Nessun ritardo insiste invece Luongo solo un percorso concordato con la Regione.

Sarà il tempo a dire chi aveva ragione».

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Dalle parole dell'assessore, si evince comunque la volontà di superare abbondantemente l'estate. A questo serviranno gli altri 250.000 euro del Poc Teatro - si arriva così a 400.000 euro - per i quali si attende un'altra autorizzazione: «Aspettiamo l'ok per un programma spalmato nel tempo, Covid permettendo. Se la prima parte sarà all'aperto, la seconda, tra ottobre e novembre annuncia avrà luogo nel Teatro Gesualdo». È questa, insomma, la strada immaginata per riaprire il Massimo cittadino, senza affidare con un bando, come invece era stato immaginato nelle scorse settimane, la struttura abbandonata di Piazza Castello attraverso l'oggetto misterioso della Fondazione della Cultura.

L'assessore agli Eventi è comunque consapevole del rischio che l'amministrazione si assume a programmare eventi in autunno. Che succede, infatti, se cambia il quadro pandemico e tornano le restrizioni? «Ci assumiamo un rischio dettato anche dalla necessità di spendere i soldi, ma calcolato in piena condivisione con la Regione», dice Luongo.
La presentazione ufficiale del cartellone è prevista per domani. A Piazza del Popolo, si apprende che l'amministrazione sta ancora lavorando ad un ultimissimo colpo. Non cambierà, in ogni caso, la strategia più volte annunciata. Serate sobrie e niente eventi di grande richiamo. Ma in cassa, oltre ai 400.000 euro in questione, ci sono altrettanti fondi. Vanno spesi tutti entro il 31 dicembre prossimo. Per questo - se la pandemia lo permetterà - l'amministrazione immagina giù un continuum di spettacoli ed iniziative a cavallo del Natale e fino a capodanno.
 

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