Metro leggera, ultimo esame ministeriale:
ma la linea non partirà prima di novembre

Metro leggera, ultimo esame ministeriale: ma la linea non partirà prima di novembre
di Flavio Coppola
Giovedì 13 Ottobre 2022, 09:24 - Ultimo agg. 09:35
4 Minuti di Lettura

Ultimo esame per la Metropolitana leggera. Domani, torna in città la commissione ministeriale dell'Agenzia per la sicurezza del trasporto pubblico locale, Ansfisa.
Il sopralluogo dirà se è possibile far scattare il semaforo verde per il trasferimento dell'opera all'Air. Dunque, per partire concretamente con il pre-esercizio e, dopo l'ultimo rodaggio, con i passeggeri a bordo. A questo punto, è chiaro che l'opera non sarà a disposizione dei passeggeri prima di novembre. Allo scopo, il sindaco ha comunicato che «durante il giorno 13 ottobre, dalle ore 9 alle 16, sarà messa in tensione la linea aerea di contatto della nuova filovia della città di Avellino, intera tratta. Per qualsiasi esigenza o segnalazioni urgenti - avvisa - dovrà essere preliminarmente contattato il centralino del Comune».

Negli ultimi due mesi e mezzo, dopo la prima visita ministeriale di inizio agosto, Piazza del Popolo ha provveduto ad ultimare tutti gli interventi minori rimasti in sospeso: dalla sostituzione dei fili dell'infrastruttura elettrica, dal lato di Via Tedesco, alla realizzazione delle pensiline e della segnaletica; dall'eliminazione, per ora parziale, dei parcheggi che intralciano il percorso delimitato dalle corsie preferenziali, in particolare a via Circumvallazione, allo sfalcio degli alberi le cui chiome si incrociano pericolosamente con i fili dell'opera.

A sentire la parte tecnica e quella politica di palazzo di Città, dopo oltre 20 anni e 25 milioni di euro di fondi pubblici utilizzati, la grande incompiuta della mobilità cittadina è, ormai, pronta al battesimo del fuoco.

Anche se, secondo quanto stabilito, le ultime rifiniture, soprattutto rispetto al nodo dirimente dei parcheggi e dei sensi unici a Corso Europa e Via Colombo, potrebbero essere apportate nella fase di esercizio. E comunque entro il 31 dicembre prossimo.

LEGGI ANCHE Autostazione di Avellino, lunedì partono i primi pullman

Nel frattempo, dal canto suo, l'Air, che si occuperà della gestione dell'infrastruttura secondo quanto concordato con la Regione e con il Comune, ha concluso le operazioni necessarie per l'abilitazione di almeno 15 autisti. E starebbe anche provvedendo a fare lo stesso con un adeguato numero di riserve. Dunque, non manca che l'ok di Ansfisa per segnare l'avvio della fase operativa vera e propria. Nel disegno dell'amministrazione Festa, l'utilità della Metropolitana leggera è strettamente legata alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale. In particolare, di riflesso, delle corse extraurbane. Immaginando di lasciare alle porte della città i mezzi in questione, il sindaco pensa di poter sfruttare l'anello percorso dalla filovia per trasportare gli utenti all'interno del cerchio urbano. Intanto, la sostenibilità dell'opera, almeno fino a fine anno, sarebbe garantita dai circa 600mila euro di residui sui capitoli del trasporto pubblico locale esistenti nelle casse dell'amministrazione, grazie ai risparmi conseguiti negli anni scorsi. Il tema della sostenibilità economica di un'opera evidentemente energivora, tuttavia, si porrà un attimo dopo. E con forza. Da questo punto di vista, stante l'attuale contingenza, la Metropolitana leggera di Avellino rischia di entrare in esercizio, dopo oltre 20 anni d'attesa, nel momento meno opportuno. Dunque, di confermarsi un'opera superata dai tempi, oltretutto perché eccessivamente onerosa.

Da questo punto di vista, è ovvio che come ha più volte evidenziato il sindaco Festa solo un'intesa con la Regione potrà scongiurare il rischio di dover dismettere l'infrastruttura poco dopo la sua entrata in funzione. Il problema è che, per non restituire i fondi, il Comune deve tenerla attiva per almeno 5 anni. Il disastro dell'opera più controversa degli ultimi anni, diversamente, sarebbe completo e travolgerebbe l'intero ente.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA