Avellino, parcometri ancora in tilt
e perdite da 200mila euro

Avellino, parcometri ancora in tilt e perdite da 200mila euro
di Flavio Coppola
Lunedì 31 Maggio 2021, 12:35
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Le macchinette dei parcheggi in città sono di nuovo tutte bloccate. Il giallo delle gare per lo scassettamento e la manutenzione degli 80 apparecchi «EasyPark» continua. E il Comune ci perde 200mila euro al mese.
Un questione di cattiva amministrazione che, tre settimane fa, era stata sminuita dal sindaco, Gianluca Festa. Il primo cittadino aveva assicurato che il problema era stato risolto. Ma oggi è più attuale che mai, e infiamma la polemica. L'amministrazione è silente. Ma l'assessore al Bilancio e alle Partecipate, Vincenzo Cuzzola, non si nasconde: «Il mancato incasso è un fatto grave e il danno è concreto - dice - Evidentemente, con il Controllo analogo, bisogna parlarsi di più e scriversi di meno. Ora bisogna accelerare e chiamerò subito anche l'assessore Genovese».


Il punto, come noto, è che la competenza sulle gare è passata da Acs al Comune. Le proroghe disposte a febbraio dalla partecipata sono state stoppate proprio dal Controllo analogo, a fine aprile.

Intanto, da mesi, gli apparecchi hanno cominciato a riempirsi, o a rompersi, uno dopo l'altro. Oggi, trovarne una che funziona è un'impresa. Cuzzola chiarisce anche su questo pasticcio amministrativo: «Che fosse necessario un passaggio di consegne e che competesse al Comune fare le gare era necessario e l'avevo già scritto ad ottobre 2020. Ma bisognava svegliarsi prima - è l'affondo - anche se il problema del numero ridotto di dirigenti è concreto e i nostri sono super oberati». In questo caso, dovevano «svegliarsi» prima la Polizia municipale e il comandante Arvonio.


Ma oltre ai mancati incassi ai disservizi c'è un punto politico che riguarda il futuro di Acs. Per l'opposizione, dietro c'è una strategia volta a scaricarla, per affidare senza colpo ferire tutti i parcheggi al privato, con il project financing attualmente sospeso. L'assessore alle Finanze replica con forza: «Non mi preoccuperei del futuro di Acs, perché parlano gli atti. C'è un piano industriale appena approvato che prevede la prosecuzione della gestione. Acs, anche dopo il project financing, si occuperà del controllo dei parcheggi informatizzati. E il personale resterà quello. Anzi, è prevista anche qualche assunzione». Cuzzola lo assicura: «Sarebbe una follia dismettere una società partecipata che, per me, può occuparsi anche della piccola manutenzione, in un momento in cui i Comuni hanno un problema forte su questo aspetto». Il project per l'esternalizzazione della sosta ad un'impresa di Catania, sospeso in attesa delle verifiche dell'Anticorruzione, dice, andrà avanti: «Continueremo a rispondere, perché spesso afferma l'assessore non ci si comprende facilmente con l'Anac. Di certo, è una priorità politica di questo esecutivo e sarà portato a termine quanto prima».


Ma l'opposizione è durissima. Luca Cipriano, capogruppo di MaiPiù, annuncia una lettera alla Corte dei Conti: «Dopo il caso Dogana, il mercato, la pista ciclabile e gli innumerevoli scivoloni di questa amministrazione, siamo di fronte alla bomba dei parcheggi. Non siamo in presenza di un singolo episodio, delle macchinette che non funzionano, ma di una strategia complessiva sul sistema della mobilità. Che semplicemente è abbandonato a se stesso». Cipriano è netto: «È gravissimo che un'amministrazione in pre-dissesto perda 300.000 euro di incassi con tanta leggerezza. Noi consiglieri di opposizione saremo costretti a procedere con una segnalazione alla Corte dei conti, perché si indaghi sulle eventuali responsabilità economiche ed erariali». Non solo: «Stupisce - continua - la leggerezza con cui si affronta l'argomento, ed è chiaro che la grana parcheggi esplode anche in relazione al futuro di Acs, sempre più un contenitore vuoto».
L'opposizione non ha dubbi: «Non si vuole rilanciare la partecipata. Non solo mancano i servizi per i cittadini. Ma anche una strategia complessiva per la mobilità in città. Lo si evince osservando l'assenza piano per le scuole superiori, che sono rimaste chiuse per un provvedimento assolutamente irragionevole, e il tasso di inquinamento. Su questo - ricorda il leader della minoranza - c'è un inchiesta della magistratura, e siamo già vicini al limite massimo di sforamenti consentito dalla legge in un anno. Per Cipriano, «si lavora solo sull'emergenza e nella città di Pantalone prima o poi qualcuno dovrà pagare». Infine sul progetto di privatizzazione dei parcheggi, è scettico: «È stato già bocciato dall'Anac. Il Comune ha molto da scrivere».
 

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