Chiusa in casa dalla madre, il retroscena:
prigioniera da tre anni, veniva anche legata

Chiusa in casa dalla madre, il retroscena: prigioniera da tre anni, veniva anche legata
di Katiuscia Guarino
Martedì 26 Aprile 2022, 08:17
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Reclusa in casa senza poter uscire. Sarebbe stata segregata per quasi tre anni in una stanza dell'abitazione e, qualche volta, anche legata per evitare che scappasse via. Emergono altri particolari sconcertanti sulla storia della ragazza ventenne di Aiello che sarebbe stata reclusa in casa dalla madre. Chiusa in una camera.

A salvarla la sorella minore (anche lei maggiorenne) che ha allertato i Carabinieri della locale Stazione e i soccorsi. Così è stato scoperto il tutto. Ora entrambe si trovano in una struttura protetta. La mamma è stata denunciata per maltrattamenti. I militari guidati del capitano Gianfranco Iannelli, comandante della Compagnia di Solofra, stanno indagando per cercare di fare piena chiarezza. Si sta verificando il racconto delle due giovani. La ventenne sarebbe stata dunque costretta a quasi tre anni di segregazione domestica, senza poter vedere o sentire qualcuno. Ancora da capire le ragioni che avrebbero spinto la mamma a tanto. La comunità è sotto choc. Sconcerto in paese da quando la storia è venuta fuori. In ogni caso, si attendono gli esiti delle investigazioni per avere piena contezza di quanto denunciato. Nessuno avrebbe mai immaginato una cosa del genere. Anche il sindaco Sebastiano Gaeta vuole vederci chiaro, ma nel frattempo assicura il massimo supporto alle due sorelle e agli altri fratelli.

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«La situazione è molto delicata e impone la massima attenzione in ogni passaggio che si compie - afferma il primo cittadino -. Sono stati allertati i servizi sociali con gli assistenti. Sono in costante contatto con il comandante della Stazione dei Carabinieri, Vittoria Amalfitano, che sta portando avanti un'indagine accurata.

Come amministrazione comunale abbiamo già dato piena disponibilità. Daremo supporto alle due sorelle e alla famiglia, qualora ce ne fosse bisogno». La giovane, che la madre avrebbe costretto alla reclusione, già qualche anno fa venne presa in carico dai servizi sociali. Pare che in un'occasione fosse fuggita di casa e ritrovata durante la notte, nascosta tra la boscaglia in un'area periferica del paese. «La ragazza - evidenzia la fascia tricolore - era stata seguita in passato dagli assistenti sociali per altre vicende. La situazione poi si era normalizzata. Quando abbiamo ricevuto la notizia nel tardo pomeriggio di domenica siamo rimasti basiti», aggiunge Gaeta. Si attendono comunque le indagini e nessuno vuole sbilanciarsi, rispetto a una storia che, qualora confermata, farebbe emergere uno spaccato di sofferenza e di tristezza nel comune alle porte del capoluogo. Gli accertamenti vanno avanti a ritmo serrato per fare luce su ogni aspetto. Riflettori anche sulla condizione degli altri fratelli (per i più piccoli verrà informato il Tribunale dei Minori di Napoli) delle due ragazze che sono state allontanate da casa.

Un provvedimento temporaneo in attesa degli sviluppi delle investigazioni. Dunque, restano gli interrogativi - se tutto dovesse essere confermato rispetto alle ragioni che avrebbero spinto una madre a segregare una figlia, riservandole un trattamento ben diverso dagli altri fratelli, a mesi di dolore. Solo lei, almeno stando a quanto viene fuori in questa fase delle investigazioni, sarebbe finita nel mirino della donna. La ventenne è stata visitata dai sanitari del 118 giunto sul posto dopo l'allarme ricevuto. Pare che le sue condizioni non destino particolari preoccupazioni.
 

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