Comune di Avellino, rivelazioni del corvo:
blitz Finanza per accertare la verità

Comune di Avellino, rivelazioni del corvo: blitz Finanza per accertare la verità
di Flavio Coppola
Mercoledì 21 Aprile 2021, 08:37 - Ultimo agg. 21:40
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A Piazza del Popolo è partita l'indagine sugli esposti del corvo. La Finanza è stata in Comune per sentire i dirigenti rispetto alla mole di rivelazioni ancora da dimostrare messe nero su bianco in tre diversi carteggi anonimi lo scorso 14 gennaio. In borghese, gli uomini delle «Fiamme Gialle» hanno ascoltato per lungo tempo l'unico dirigente presente fisicamente in Comune, Gaetano D'Agostino. Top secret, chiaramente, il contenuto della conversazione, che però testimonia l'avvio di una nuova indagine sull'attività amministrativa del Comune di Avellino. Trentotto provvedimenti dirigenziali adottati dal Comune di Avellino, tra l'ottobre e il dicembre 2020, erano stati segnalati ed inviati a Procura della Repubblica, Corte dei Conti e Anac dal cosiddetto corvo. Carte inviate pure al segretario generale, Vincenzo Lissa, e al presidente della commissione Trasparenza di Piazza del Popolo, Ettore Iacovacci. Proprio quest'ultimo, insieme agli altri consiglieri di opposizione, aveva ritrasmesso le carte agli inquirenti per chiedere la verifica dei pesanti reati amministrativi ipotizzati dal corvo: mancato inserimento delle opere pubbliche nel Piano Triennale, distrazione di fondi, approvazione di progetti sprovvisti di tutti gli elaborati, affidamento di incarichi a persone non iscritte nella short list, mendaci dichiarazioni di verifica dei progetti. Un meccanismo per spacchettare gli appalti in modo che rientrassero nella soglia di legge per poter invitare tre operatori anziché dieci. Ed ancora, appalti con importi di base poi raddoppiati durante l'esecuzione dei lavori e mancata rotazione degli inviti e degli affidamenti.

Tra gli interventi, gli affidamenti e i progetti sottoposti esplicitamente agli inquirenti, gli accordi quadro per il ripristino dell'asfalto delle strade e della manutenzione della rete fognaria, lavori sulle strade, sulle scuole e su alcuni beni patrimoniali come il «Samantha della Porta» e il Convento di San Generoso, fino all'approvazione della progettazione di ingegneria naturalistica di Parco Manganelli.

Una mole di rilievi, per giunta particolarmente dettagliati, che fecero subito pensare ad una gola profonda interna a Palazzo di Città, e che ora gli inquirenti sembrano intenzionati a voler verificare uno per uno. L'indagine è solo l'ennesima avviata nell'ultimo anno sul Comune. Procede, infatti, il filone legato all'esposto presentato dall'opposizione, con il capogruppo di «La Svolta», Dino Preziosi, quale primo firmatario, sulle procedure adottate dall'amministrazione Festa per la vendita dell'ex «Asilo Patria e Lavoro». L'opposizione contestò il prezzo a base d'asta, ritenuto inferiore al valore del bene, e l'alienabilità della struttura. E' già stato sentito in merito il leader del Pd, Iacovacci. E la procedura, non a caso, resta in fase di aggiudicazione dallo scorso dallo scorso 30 dicembre, quando fu ritenuta valida l'unica offerta, quella dell'Ordine dei medici di Avellino.

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Ma proprio in questi giorni, alcuni consiglieri firmatari di quell'esposto sarebbero stati contattati dagli inquirenti per ulteriori approfondimenti. Diversi altri fronti risultano ufficialmente aperti a partire dalla scorsa estate. A luglio, la Guardia di Finanza acquisì, su input della Corte dei Conti, una serie di faldoni dal terzo piano della casa comunale, segnatamente dal settore Lavori Pubblici, nell'ambito di un'indagine relativa ai ritardi clamorosi accumulati dalle diverse gestioni comunali per la messa in esercizio della Metropolitana leggera. Per l'occasione, furono apposti i sigilli ad un'intera ala del settore. Ad agosto, le Fiamme Gialle perquisirono gli uffici e le abitazioni di due funzionari comunali, nell'ambito di un'altra indagine sull'affidamento di due appalti per il verde pubblico. Corvo a parte, le indagini più recenti sull'attività amministrativa del Comune di Avellino hanno preso invece le mosse dai numerosi esposti presentati dai rappresentanti dell'opposizione. Prima tra tutte, quella sull'escalation incontrollata dello smog, tra la fine del 2019, per tutto il 2020 e nei primi mesi del 2021. Ad inizio anno, alcuni esponenti della minoranza erano stati sentiti dai carabinieri.
 

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