Avellino: Banksy, l'artista “fantasma” nell'ex cinema Eliseo

Si inaugura l'esposizione con il sindaco Gianluca Festa e il critico Matteo Vanzan

Un'opera di Bansky
Un'opera di Bansky
di Stefania Marotti
Venerdì 7 Aprile 2023, 10:35
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Riflettori sull'ex cinema Eliseo, dove oggi, alle 10, sarà inaugurata la mostra “Banksy è chi Banksy fa. An Unconventional Street Art Exhibition”, a cura di Raffaele De Felice. Un evento internazionale molto atteso, che richiamerà in città turisti e visitatori, attratti dal fascino di un artista che è la voce del dissenso rispetto all'omologazione. Oltre al sindaco Gianluca Festa e ai rappresentanti istituzionali, interverrà il critico Matteo Vanzan, per guidare gli spettatori nel viaggio emozionale tra i lavori del celebre artista di Bristol, di cui è ignota l'identità.
Il percorso culturale diventa un omaggio alla Street Art, grazie all'esposizione delle opere dei maggiori esponenti di questo innovativo genere contemporaneo, che riprende gli stilemi del passato, per trasformarsi in un'espressione di protesta verso le degenerazioni della politica e della società globale. Nelle diverse sale dell'Eliseo, spiccheranno anche le opere di Keith Haring, Jean Michel Basquiat, Space Invader, Ron English, Anthony Lister.

L'iniziativa rientra nel progetto stilato dal curatore Raffaele De Felice ed approvato dal Comune capoluogo, per rilanciare la città nel dibattito internazionale sulle diverse modalità di espressione della condizione esistenziale, attraverso le opere pittoriche, e non solo, di maestri di chiara fama. «In mostra - spiega De Felice - avremo 20 opere di Banksy ed altre 70 dei più famosi esponenti della Street Art. Sarà un allestimento molto particolare, che genera un impatto sul pubblico diverso rispetto alla fruizione consueta dei lavori artistici. Ci saranno, per esempio, superfici diverse dalla tela, e alcune opere realizzate con le bombolette spray».
A 49 anni, Banksy è l'idolo delle nuove generazioni, che si riconoscono nella sua capacità di affrontare le tematiche sociali senza il ricorso alle tecniche più classiche, come l'utilizzo di tempere, acquerelli, oli.

L'artista di Bristol si è formato nella cultura underground, maturando una coscienza civica che lo orienta verso la satira, la protesta nei confronti del malcostume, dello sfruttamento degli altri esseri umani. «Per i visitatori, in particolare per il pubblico più adulto - continua De Felice - che è meno abituato al linguaggio artistico della Street Art, abbiamo predisposto un audioguida, che illustrerà tutto l'aspetto ideologico sotteso a questo linguaggio più inusuale».

Per molti critici, l'espressione di Banksy è sovversiva, in quanto contrapposta alla decadenza della politica, dell'etica, della cultura. Noto il suo impegno civile per i migranti, che lo ha indotto ad aderire ad un progetto di salvataggio dei disperati del mare finanziando la nave che li avrebbe fatti approdare in Italia. L'imbarcazione è stata poi bloccata dal Governo italiano. Le sue collaborazioni si estendono anche ai musicisti, per sensibilizzare l'opinione pubblica a rifugiarsi nella bellezza delle espressioni culturali, che spesso esprimono i sentimenti dell'animo umano.

L'arte, per Banksy, è patrimonio di tutti. Una mostra importante, dunque, che darà riflettere sullo stretto legame tra arte e società, per rinsaldare il rapporto tra la comunità e la cultura, ormai inficiato dalla crisi economica imperante e dalla decadenza dell'etica politica. L'esposizione sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 (biglietto al costo di 7,50 euro). L'orario pomeridiano domenicale è protratto fino alle 21. I gruppi e le scolaresche potranno prenotarsi contattando gli uffici di Palazzo di Città.
 

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