Respinge ogni accusa. Il presidente del consiglio di amministrazione della casa albergo per anziani Guarino di Solofra, Antonio Guacci, non ci sta. E fornisce la sua versione rispetto alle accuse di condotte antisindacali da parte di alcuni dipendenti. Nei giorni scorsi, una parte delle lavoratrici della struttura ha contestato l'assenza di un piano ferie. Al loro fianco la Uil, con Michele Caso, che ha sollecitato un incontro.
«Non è assolutamente vero ciò che sostengono.
Quindi, illustra la turnazione: «Ogni settimana un'operatrice è in ferie. Una settimana ciascuna in questa fase, altrimenti andiamo in difficoltà. Non ci devono essere accavallamenti». E ancora: «Non abbiamo fatto incontri perché sono stato già autorizzato dal Cda. Terminata questa turnazione al 30 settembre, ognuna potrà usufruire di un identico periodo quando vorrà». Poi aggiunge: «Non abbiamo finanziamenti pubblici, ci manteniamo sulle rette degli anziani. Possiamo contare solo su ciò che si incassa. E ciò per sottolineare che la struttura non è in grado di sopportare costi importanti».
Secondo Guacci, chi protesta «è solo una minoranza che sta provando a screditare la struttura». Il presidente del consiglio di amministrazione protegge la casa albergo: «Basta con la macchina del fango» tuona Guacci. «Sono pronto a percorrere ogni strada per dimostrare che le critiche non hanno alcuna base di verità. Faccio riferimento ai video che sono venuti fuori nei mesi scorsi (ci sarebbe stati presunti maltrattamenti, ndr), lettere anonime. Chiederò danni fino all'ultimo centesimo per far valere le mie ragioni e quelle della struttura».
Guacci è pronto anche a convocare una conferenza stampa per illustrare la sua posizione su ogni aspetto.
«Attendo con serenità l'esito dell'udienza davanti al Tar del prossimo 11 luglio», poi deciderà come muoversi. I vertici della casa albergo per anziani hanno impugnato davanti al Tribunale amministrativo regionale la decisione del Consorzio dei servizi sociali ambito A5 di Atripalda che ha revocato alcune autorizzazioni. Guacci si dice fiducioso dell'esito. E mette in risalto un altro aspetto: «Sono orgoglioso di dire ad alta voce che la casa albergo è passata da nove a trenta ospiti e quindi anche di far crescere la forza lavoro. E questo grazie alla nostra lungimiranza, agli investimenti realizzati».