Stadio, enigma manto erboso: l'Avellino prenota lo stadio di riserva

I lavori per il restyling del terreno di gioco restano un enigma

L'erba del Partenio
L'erba del Partenio
di Titti Festa
Domenica 2 Luglio 2023, 10:14
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Una corsa contro il tempo, al di là delle parole rassicuranti del sindaco Gianluca Festa. I lavori per il restyling del terreno di gioco e soprattutto le modalità di utilizzo da parte dell'Us Avellino restano un enigma, anche se Festa appare fiducioso. Ma D'Agostino ha prenotato uno stadio di riserva se non sara pronto il manto erboso. «L'ufficio patrimonio spiega elaborerà a breve le tariffe: il parametro di riferimento è il canone mensile che prevedeva il bando, di certo non si scende oltre quella soglia». Sugli interventi previsti il sindaco di Avellino non si sbilancia sulle date, ma ripete un concetto.

«Salvo imprevisti per l'inizio di agosto, quando l'Avellino farà ritorno dal ritiro di Palena, saremo pronti ed il cantiere concluso.

Con l'approvazione del bilancio, avvenuta in consiglio comunale giovedì scorso, possiamo procedere all'affidamento diretto: i lavori dovrebbero durare pochi giorni».

La domanda inevitabile è: di cosa si tratta? Il manto erboso dello stadio, che versa in un pessimo stato e che nello scorso campionato ha creato diversi problemi ai calciatori, sarà erpicato e decompattato e poi sarà fatto un nuovo intaso che «appesantirà« il prato sintetico. Il peso extra consentirà al manto di rimanere al suo posto, senza bisogno di alcun tipo di fissaggio. Inoltre, la sabbia, circondando le fibre, assicura che queste mantengano la posizione verticale, solo alla fine la pettinatura totale, senza dimenticare le linee del campo che andranno tutte ridipinte. Tutte queste operazioni richiedono dai quattro ai cinque giorni. Festa dunque ha ragione quando dice che la cifra prevista per l'intervento, circa 70mila euro, è disponibile dopo l'approvazione del bilancio, ma ci sono dei passaggi burocratici che vanno rispettati: ovvero aspettare che i vari piani economici di gestione, vengano assegnati ai dirigenti dei settori che poi daranno l'ok definitivo alla ditta, scelta attraverso un affidamento diretto. Se avverrà, a questo punto in tempo per agosto, lo scopriremo. Non a caso, conoscendo bene tutta la burocrazia e gli ostacoli che possono sorgere, Angelo D'Agostino si è già organizzato ed ha un piano B. Dal dodici luglio infatti ha prenotato lo stadio "Ambrosini" di Venticano dove gli uomini di Rastelli svolgeranno i primi allenamenti per poi partire alla volta di Palena, e lo ha bloccato anche per l'inizio di agosto, quando comincerà la seconda fase della preparazione pre campionato. Lo start della stagione è fissato infatti per il 27.

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L'altro intricato nodo da sciogliere è quello delle tariffe. Se non si andrà sotto il canone mensile previsto dal bando andato deserto, i calcoli sono abbastanza facili. Possibile ipotizzare che per un affitto mensile e due partite non si andrà sotto i 7400 euro più iva, 89 mila euro era il costo totale per tutta la stagione. Ma chi pagherà le bollette, e come saranno divisi gli interventi ordinari e straordinari? Gli interrogativi sono tanti e per questo i dirigenti del Comune si stanno confrontando con i legali dell'Us Avellino attraverso frequenti riunioni. Questo il passato: il futuro ovvero la costruzione del nuovo stadio, è in evoluzione.

«Stiamo lavorando e siamo al rush finale - dice 'architetto Sergio Zavanella che conferma come l'iter va avanti spedito - . Abbiamo trovato la massima collaborazione da parte del gruppo D'Agostino per una serie di dettagli che mancavano e siamo ad un passo dal progetto definitivo. Subito dopo c'è la procedura che riguarda l'assegnazione del bando». Zavanella non si sbilancia sui tempi pur dimostrando soddisfazione per essere arrivati al risultato del progetto definitivo. Lo stadio Partenio Lombardi dunque sarà abbattuto e ricostruito ma dove giocherà l'Avellino in quella fase è un enigma.
 

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