Concorso Comune Avellino, l'opposizione accusa Festa: «Venga in aula per fare chiarezza»

Festa è pronto a costituirsi parte civile se emergerà che ci sono stati infiltrati con l'intento di ostacolare le prove

Il concorso di Avellino nella bufera
Il concorso di Avellino nella bufera
di Flavio Coppola
Martedì 13 Dicembre 2022, 12:30
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Il sindaco Festa dovrà relazionare in aula sul caos della prima prova concorsuale svoltasi ad Ariano. Mentre le indagini vanno avanti, e sotto l'egida della Procura di Benevento sono stati sentiti sia i candidati che avevano avanzato accuse di presunti brogli, quanto i membri della commissione del Comune di Avellino, che invece hanno subito parlato di sabotatori. Sarebbero stati anche sequestrati diversi cellulari dei commissari, per valutare se siano state davvero scattate delle foto delle prove. Denunce vere e proprie non ce ne sarebbero ancora. Procede su un doppio binario l'iter per la ricostruzione dei fatti che hanno scatenato l'opinione pubblica e portato alla sospensione ancora sine die della prova più ambita: 4 posti da impiegato per 1.500 aspiranti.

Sul versante politico, l'opposizione fa quadrato e chiede che il ragionamento torni nella sede istituzionale più idonea: il Consiglio comunale. Festa parlerà in assise venerdì pomeriggio, in occasione della prossima riunione del civico consesso. A richiedere il chiarimento pubblico, ed ufficiale, del capo dell'amministrazione di Piazza del Popolo è stato, ieri, a nome delle altre forze della minoranza, il capogruppo di «SiPuò», Amalio Santoro. Il sindaco terrà un'informativa, ma non sarà possibile - ha chiarito il presidente del Consiglio, Ugo Maggio - avviare in merito un dibattito.

Le opposizioni potranno, però, circostanziare la loro posizione e le loro istanze nell'introduzione al Consiglio: «È giusto e doveroso - comincia Santoro - che i fatti vengano esplicitati nella sede più opportuna. Dalle immagini di ciò che è avvenuto ad Ariano, e tra l'altro bisognerebbe ancora spiegare perché il concorso di Avellino si sia fatto lì, si evincono episodi a dir poco incresciosi, espressione di un pressappochismo e di un'irresponsabilità organizzativa. È giusto - continua Santoro - che il sindaco, anziché abbandonarsi alle solite dirette, venga qui e ci spieghi cosa è accaduto. La cosa più grave è che rischia di incrinarsi quel rapporto molto debole di fiducia tra cittadini ed istituzioni». 

Il capogruppo di «SiPuò» non è affatto convinto rispetto alla scelta della location delle prove: «A pensar male spesso si azzecca. ricorda Io voglio pensare solo ad un deficit di capacità organizzativa e che non ci sia altro, ma questo già sarebbe gravissimo. Dopo aver sbandierato l'annuncio di queste assunzioni come una svolta storica e una pagina nuova per il Comune affonda il capogruppo di «SiPuò» - ci siamo ritrovati in un cul de sac, con il rischio che si possa bloccare tutta la macchina dei concorsi». In proposito, l'esponente dell'opposizione ritiene che l'amministrazione abbia sbagliato strategia: «Anche l'idea di tirar dritto e far fare le altre prove come, se non fosse successo nulla, mi sembra abbastanza allucinante». conclude.

L'opposizione chiede dunque in redde rationem. Dal canto suo, l'amministrazione tira dritto con le procedure che si sono svolte. Poche parole, anche da parte dei consiglieri, rispetto all'accaduto. Mentre, per ciò che riguarda la posizione del sindaco, resta il video messaggio in cui blindava la trasparenza delle prove e l'operato della sua commissione.

Ieri, Festa non ha aggiunto nulla a margine della conferenza stampa convocata ad horas sul tema dei rifiuti. Ma il sindaco è pronto a costituirsi parte civile se emergerà che ci sono stati davvero degli infiltrati con l'intento di ostacolare le prove. Sull'Albo pretorio, intanto, sono stati pubblicati anche gli elenchi degli ammessi alla prova finale per i 12 operai specializzati, in programma praticamente a capodanno: il 30 e 31 dicembre prossimi. Diciotto gli ammessi per il profilo di muratore, 20 per elettricista, 23 per falegname-fabbro, 54 per giardiniere, 3 per vivaista. Avevano fatto discutere anche le molteplici documentazioni necessarie per l'accesso alla prova finale. In merito, ecco il chiarimento: «I candidati si legge non sono tenuti a produrre il certificato del casellario giudiziale ed il certificato dei carichi pendenti, che verranno acquisiti direttamente dall'Amministrazione». 

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