Denso, la richiesta degli operai precari: un'assunzione ogni tre pensionamenti

Il Vescovo Aiello mediatore per la stabilizzazione dei 21 interinali

Il Vescovo Aiello con gli operai interinali
Il Vescovo Aiello con gli operai interinali
di Alessandro Calabrese
Lunedì 28 Agosto 2023, 08:48 - Ultimo agg. 08:49
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È fissato per lunedì prossimo, 4 settembre, alle ore 11, l'incontro tra il vescovo di Avellino, Monsignor Arturo Aiello, e il presidente di Confindustria, Emilio De Vizia, per discutere della vertenza relativa ai 21 lavoratori interinali della Denso e delle possibili soluzioni per accelerare la loro stabilizzazione.

Con il numero uno di via Palatucci al Palazzo vescovile di piazza Libertà ci sarà anche il direttore dell'associazione degli industriali irpini, Crescenzo Ventre, mentre insieme al prelato siederanno al tavolo il direttore della Caritas diocesana, Carlo Mele, e il suo vice, Don Vitaliano Della Sala, che stanno seguendo da vicino il caso, specie da quando gli ex operai dello stabilimento di Pianodardine hanno chiesto aiuto alla Curia.

Chiamato dai collaboratori del prelato, De Vizia si è reso subito disponibile per un confronto volto a chiarire tutti i termini della vicenda e confermare l'impegno sottoscritto nell'accordo dello scorso 14 giugno proprio con il capo del personale della multinazionale, Marco Amelotti, e i sindacati di categoria: l'ingresso di un precario ogni tre pre-pensionamenti nel giro dei prossimi tre anni.

Questo il patto di cui Confindustria si è fatta garante a valere sia sui 10 operai che lavorano in azienda ancora a tempo determinato tra un periodo e l'altro di "disponibilità", che dà diritto a circa 600 euro mensili; sia sugli 11 che sono in disoccupazione, avendo scelto la via della Naspi perché non potevano andare avanti con l'importo dell'ammortizzatore sociale dedicato ai contratti di "staff leasing". In entrambe le categorie, tra le unità di lavoro somministrato dall'agenzia Manpower, ci sono lavoratori che sono alla Denso da circa 18 anni.
Da parte dell'azienda, però, va precisato, che non ci sono obblighi di natura giuridica, in quanto il contratto in essere con la stessa Manpower è stato interrotto alla fine dello scorso ottobre. La questione, infatti, va inquadrata rispetto alla necessità di non "lasciare indietro" 21 persone, di una certa età e, quindi, ricollocabili altrove con grandi difficoltà, creando un ulteriore caso sociale come ne stanno emergendo altri, in diverse aziende della provincia. È questo, dunque, il motivo concreto che ha spinto il vescovo Aiello ad interessarsi alla protesta, incontrando immediatamente la sensibilità del presidente De Vizia per cercare di mettere in fila le tessere del mosaico e monitorare l'applicazione operativa dell'intesa.

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Lunedì prossimo, però, in assenza del rappresentante della Denso, appare difficile che da parte di Confindustria Avellino si possano prendere altri impegni formali. Se non la promessa di valutare e condividere successivamente con l'azienda eventuali ipotesi che potranno essere prospettate al tavolo bilaterale. Ciò visto che l'associazione si è resa subito parte attiva della mediazione, per giungere al migliore risultato possibile nell'interesse di tutti. Parallelamente, è ugualmente chiaro che il vescovo, anche alla luce dell'ultima riunione svolta la scorsa settimana nella sede della Diocesi tra i lavoratori e i riferimenti sindacali di categoria alla presenza di Mele e Don Vitaliano, chiederà un'accelerazione sull'assorbimento degli interinali. Magari partendo da quelle che sono le situazioni personali più complicate, rispetto ai diversi profili dei lavoratori coinvolti e alle loro condizioni familiari.
Un'apertura in questo senso, al di là dei pre-pensionamenti e del rapporto fissato 1 a 3, potrebbe rappresentare un buon viatico per migliorare l'accordo strappato due mesi e mezzo fa.
Anche questo step, però, dovrà passare sempre per l'ok della multinazionale e del suo responsabile del Personale.
Per verificare eventuali passi in avanti sulla vicenda, dunque, non resta che attendere il 4 settembre.
 

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