Dogana, una maxi-gru
per completare la pulizia

Dogana, una maxi-gru per completare la pulizia
di Livio Coppola
Giovedì 15 Settembre 2022, 07:34 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 10:38
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Ultimi interventi alla Dogana in vista del cantiere della rinascita. L'enorme gru dell'impresa ingaggiata dal Comune per la pulizia straordinaria del bene, ieri mattina, ha rimosso ciò che ancora restava all'interno del monumento del vecchio cinema «Umberto», andato tragicamente a fuoco nel 1992. Ma ora tocca allo studio «Multari». Il progettista del restyling, finanziato dalla Regione con 3,5 milioni, avrebbe consegnato da almeno 2 settimane rendering e plastici della nuova Dogana. E la prossima settimana inizialmente l'appuntamento era previsto per oggi dovrebbe avvenire la presentazione del progetto. Per far partire il cantiere dopo la gara di appalto per la fine dell'anno - Il sindaco Festa annuncia l'imminente svolta: «Stiamo proseguendo in maniera spedita verso la progettazione. - dice - La grande gru sta contribuendo a rimuovere alcune presenze di acciaio. Abbiamo atteso la fine delle manifestazioni di una grande estate e ora siamo pronti a raccogliere i frutti».

Ed è il secondo tema affrontato dalla fascia tricolore. E che continua a far discutere. Il «Summer Fest 2022» ha rianimato la città proprio a partire da Piazza Amendola e dal cuore antico. Dal canto suo, Festa stila un bilancio delle iniziative realizzate. Eludendo, però, una domanda sulle spese affrontate, che ammontano almeno a 500.000 euro (di cui 350.000 di fondi comunali) e con alcune sponsorizzazioni private di cui però non c'è traccia sull'Albo. A chi, oggettivamente, gli ricorda che l'ente non ha mai speso tanto per il Ferragosto, il sindaco replica piccato: «Sorrido rispetto a ciò che dice l'opposizione, perchè credo sia sotto agli occhi di tutti, anche dei detrattori, il grandissimo successo di una straordinaria estate. Il «Summer Fest» ha fatto rinascere Avellino e ci ha fatto tornare centrali anche in Campania. Ci hanno guardato da fuori quasi con invidia, e molti sono venuti ad Avellino per vivere la nostra città». Per il sindaco, insomma, le spese affrontate hanno generato un ritorno superiore in termini di profitto delle imprese e godimento della collettività. Qui è meno vago: «I negozi, finalmente, hanno rilanciato delle attività che, anche per il Covid, erano al collasso.

Gli avellinesi aggiunge - hanno rivissuto la città, ed abbiamo centrato una finalità anche sociale». In che senso? «I nostri ragazzi sostiene - non sono dovuti andare a Salerno o Napoli, col rischio di tornare qui alle due o alle tre di notte, e con meno preoccupazioni per i genitori.

Quanto ai costi, insomma, noi abbiamo realizzato un'estate per tutti, anche per chi non poteva permettersi di andare fuori o pagare un biglietto». Un'amministrazione che offre spettacolo, insomma, quella voluta dal sindaco. Anche se non è chiaro cosa resterà in termini culturali. Ma la fascia tricolore è netto: «Non ho mai visto concerti offerti dai cantanti riflette -: o si pagano con i biglietti o li offre la pubblica amministrazione. Noi abbiamo scelto la seconda chiosa - e il successo ottenuto ci da ragione». Una posizione chiara, dunque, anche se, sul fatto che l'amministrazione, al netto della condizione economica di pre-dissesto che vive il Comune, abbia scelto di aprire decisamente i cordoni della borsa, non ci sono più molti dubbi. Il punto è che non sempre, considerate le mille falle di un albo che non viene aggiornato e che non conserva gli atti pubblicati, si comprende come vengano spesi i soldi. La trasparenza sembra diventata un optional. Aspettando di conoscere il dettaglio delle spese del ferragosto abbondantemente concluso il Comune ha deciso di impegnare ben 150.000 euro per «Avelvino», l'evento dedicato ai tre Docg irpini in collaborazione col «Gambero rosso». Cifra notevole, che non è passata assolutamente inosservata. Anche perché come accade sistematicamente non ci sarà un bando, ma è stata scelta la modalità dell'affidamento diretto. Aspettando di conoscere le date di un evento che, a questo punto, si carica di aspettative, filtrano alcune indiscrezioni sulle possibili location: in pole ci sarebbe Villa Amendola. Ma pare che i contenitori culturali coinvolti nell'iniziativa debbano essere diversi. 

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