Emilio, Pamela, Emanuele, l'ultimo viaggio degli amici: Ariano si ferma per l'addio

I funerali alle 10 al Palasport

La fiaccolata per i tre amici morti
La fiaccolata per i tre amici morti
di Vincenzo Grasso
Mercoledì 31 Maggio 2023, 08:51 - Ultimo agg. 15:59
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Si svolgeranno questa mattina presso il Palazzetto dello Sport di località Cardito, a partire dalle ore 10, i funerali di Emilio D'Avella, Pamela Mustone ed Emanuele Serafino, i tre giovani morti tragicamente domenica pomeriggio mentre viaggiavano a bordo di due moto in direzione Foggia, a seguito di un violento impatto con un Suv Dacia Duster con alla guida il quarantenne di Orsara di Puglia, Francesco Antonio Maffia, risultato successivamente positivo al test antidroga. Le famiglie dei tre ragazzi sono distrutte, ancora sotto choc.

Il rito funebre sarà officiato dal vescovo della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, Sergio Melillo, alla presenza delle autorità cittadine, familiari e amici.

Per la giornata di oggi il sindaco Enrico Franza ha proclamato, come anticipato, il lutto cittadino «in segno di partecipazione, stima, affetto e rispetto al profondo dolore delle famiglie e della città di Ariano Irpino».

In concomitanza con la celebrazione dei funerali è stata disposta «la sospensione di ogni manifestazione pubblica eventualmente in programma nell'arco della vigenza del lutto cittadino; la sospensione del mercato settimanale nell'area di Pastini-via San Leonardo-via Nazionale e del mercato ittico-ortofrutticolo di piazzale Calvario; l'abbassamento delle serrande dalle ore 10 e fino alla conclusione della cerimonia funebre per i titolari di attività commerciali e per i pubblici esercizi; l'osservanza nei luoghi di lavoro di un minuto di silenzio e raccoglimento alle ore 10, momento delle esequie; l'osservanza nelle scuole di un minuto di silenzio e raccoglimento, ove possibile alle ore 10».

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È stata disposta anche l'esposizione a mezz'asta della bandiera, listata a lutto, nella sede comunale per l'intera giornata. Inoltre è vietata, nella mattinata, qualsiasi attività e comportamento in contrasto con il carattere luttuoso della giornata. La camera ardente con le salme dei tre giovani, dopo l'autorizzazione della Procura della Repubblica di Foggia a non far effettuare l'autopsia, è stata allestita ieri presso l'obitorio del Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia fino alle ore 18.30, prima della partenza delle salme per Ariano Irpino e dello svolgimento della fiaccolata per le principali strade cittadine. Anche presso l'obitorio di Foggia non è mancato il via vai di familiari e amici delle tre vittime. In tanti hanno voluto testimoniare il proprio affetto per tre famiglie così duramente colpite. Ovviamente, per tutta la giornata sono stati incessanti i messaggi di cordoglio da tanti sindaci del comprensorio. Un pensiero alle vittime ha voluto dedicarlo anche il sindaco di Orsara di Puglia, Mario Simonelli.

«Alla Comunità di Ariano Irpino - si legge in una nota - ci unisce da sempre e storicamente una vicinanza non solo geografica ma anche di amicizia, con rapporti lavorativi, commerciali, di scambio e collaborazione reciproci. Per questo motivo, e a nome di tutta la Comunità di Orsara di Puglia, voglio esprimere il mio più profondo cordoglio per la tragedia che ha colto la vicina Ariano Irpino con la perdita di Emilio, Pamela ed Emanuele. Siamo vicini ai familiari di questi tre giovani, a quanti hanno conosciuto e amato quei tre ragazzi, a tutta la Comunità di Ariano che si raccoglierà per l'ultimo saluto a Emilio, Pamela ed Emanuele».

Sul fronte indagini della magistratura di Capitanata, è prevista per le prossime ore l'interrogatorio di garanzia per la eventuale conferma degli arresti a Francesco Antonio Maffia. Il quarantenne di Orsara, che sarà assistito dall'avvocato Pierluigi Caraglia, dovrà chiarire diverse cose al magistrato. Innanzitutto sull'assunzione di sostanze stupefacenti e poi sulla velocità con cui procedeva in direzione del suo paese. Difficile che possa farsi accordare gli arresti domiciliari. Tutti gli elementi finora raccolti dagli inquirenti lo inchiodano alle proprie responsabilità.
 

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