«Festa Napoli, c'è tensione ma eviteremo gli scontri»

Il Questore: servizi rafforzati in provincia, fari accesi su Mandamento e Lauro

«Festa Napoli, c'è tensione ma eviteremo gli scontri»
di Katiuscia Guarino
Sabato 29 Aprile 2023, 09:24
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Il Napoli verso lo scudetto: guardia alta anche in Irpinia per gli eventuali festeggiamenti che potrebbero esserci domani, se la matematica confermerà la vittoria in campionato. Un ultimo e duro giorno di lavoro per il questore di Avellino, Maurizio Terrazzi, che dal primo maggio conquista il traguardo della pensione. «Anche noi adotteremo alcune misure di vigilanza annuncia Terrazzi - C'è preoccupazione e la tensione è tanta». E ciò riguarda soprattutto alcune fette del territorio provinciale, un po' meno il capoluogo che comunque sarà monitorato.

«In determinate aree dell'Irpinia è palese che non ci sia un problema a tifare il Napoli - evidenzia Terrazzi - in città capoluogo non proprio, ma nella provincia credo che le manifestazioni ci saranno e anche numerose.

Certamente ci auguriamo che tutto rimanga nella gioia e nel divertimento. Senza che si assista, come a volte può capitare, ad atti sconsiderati nei confronti di beni pubblici e privati. C'è una minoranza estrema che, purtroppo, fa danni e si lascia andare».

Da parte della Questura riflettori puntati, in modo particolare, sul Vallo Lauro e sul Mandamento-Baianese. «A parte l'allerta generale specifica Terrazzi - faremo dispositivi specifici in quelle aree». Ci saranno controlli per l'intera giornata, affinché tutto possa filare liscio e gli eventuali festeggiamenti per il terzo scudetto del Napoli non diventino un problema. Il questore ha già predisposto un piano ad hoc. Terrazzi ne ha parlato a margine del suo saluto di commiato all'Irpinia, dopo tre anni e mezzo al vertice della Questura nel corso dei quali «sono stati adottati parecchi Daspo ricorda Terrazzi - Ci sono stati tre episodi che hanno richiesto l'intervento immediato: gli incidenti sul raccordo Avellino-Salerno dopo la partita tra Avellino e Paganese, l'aggressione al calciatore biancoverde in seguito alla gara contro il Foggia e per gli scontri durante un match di calcio A5 a Lauro. In quella occasione furono emanati dieci provvedimenti».

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Terrazzi, comunque, traccia un bilancio positivo rispetto alla gestione degli eventi sportivi, legati per la maggior parte al calcio. Non solo la squadra dei lupi, ma anche i campi minori. «Per quanto riguarda la tifoseria sottolinea - credo che in questi tre anni e mezzo sia stata tenuta sotto controllo. Non abbiamo registrato fenomeni estremamente gravi. E come la legge sociologica della finestra rotta: se si lascia una finestra rotta, ci saranno altre finestre che si rompono. Bisogna riparare subito», rimarca Terrazzi che per domani sarà impegnato senza sosta nonostante si tratti del suo ultimo giorno di lavoro in carriera per seguire le vicende legate alla possibile vittoria dello scudetto del Napoli. Nel corso del suo saluto, il questore è apparso visibilmente emozionato. In Irpinia ha attraversato il complicato tragitto delle devastazioni del Covid.

«I sentimenti sono di dispiacere sul piano personale ammette - lascio collaboratori e personale che mi hanno sostenuto anche in un momento particolare quando è scoppiata la pandemia. La nostra vita è stata stravolta completamente nei parametri ordinari». Terrazzi, che esalta il lavoro di squadra con Prefettura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del fuoco, parla anche della situazione criminalità in Irpinia, mettendo in risalto il lavoro della Procura. E non solo. Poi aggiunge: «Non c'è una chiusura omertosa da parte dei cittadini nei confronti dei fatti gravi, ma una richiesta di sicurezza, prevenzione e giustizia. Sono cambiate in parte le modalità operative dei clan che non sono più quelli degli anni scorsi», fa notare Terrazzi che si è fatto apprezzare non poco dai cittadini di questa provincia, da lui stesso definita «sana». Le comunità hanno visto in lui un punto di riferimento sicuro, dal carattere mite, ma determinato nelle azioni.
 

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