Carlo Iannace sospeso per tre anni dai pubblici uffici: si mobilita l'Irpinia

Il medico dell'azienda ospedaliera di Avellino e politico (già consigliere regionale del Pd) condannato per falso ideologico, pena accessoria l'interdizione dai pubblici uffici

Iannace, in tuta e scarpette,con i suoi sostenitori
Iannace, in tuta e scarpette,con i suoi sostenitori
Martedì 6 Febbraio 2024, 10:13 - Ultimo agg. 11:05
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Falsificò le liste di attesa all'ospedale, condannato per falso ideologico, Carlo Iannace il noto medico irpino-sannita. Ora rischia la radiazione dall'albo. Come pena accessoria il tribunale lo ha sospeso per tre anni dai pubblici uffici. Ciò significa che non potrebbe più operare  negli ospedali pubblici. O comunque potrebbe vedersi trasformato il rapporto di lavoro - è la strada  che i suoi avvocati intendno perseguire - in un contratto privatistico per rimanere nell'azienda ospedaliera.

E ora scatta la solidarietà: è partita una raccolta firme e iniziative spontanee a sostegno del medico impegnato sul versante della solidarietà e dell'associazionismo, Iannace  è animatore dell'Amos, l'associazione per la prevenzione dei tumori.

Carlo Iannace il senologo di San Giorgio del Sannio  potrebbe ora essere sospeso o radiato dall'ordine dei medici, o comunque sollevato dall'incarico ospedaliero in quanto  sospeso dai pubblici uffici.  Insieme all'allora primario del reparto di chirugia, avrebbe gestito l'unità operativa dell’ospedale Moscati di Avellino come una clinica privata.

L’indagine della Finanza di Avellino fu avviata nel 2006 dopo la denuncia di un aiuto  dell’ospedale Moscati che aveva segnalato presunte irregolarità all’interno del reparto nel quale si svolgevano operazioni estetiche fatte passare per interventi su patologie tumorali e dunque urgenti al fine di scalare le lunghe liste di attesa. Escluso il peculato, è rimasta in piedi l'accusa di falso in atto pubblico, di qui l'interdizione dai pubbblici uffici che potrà essere di cinque anni. 

«Il mio assistito  - dice l'avvocato Quirino Iorio - è stato condannato esclusivamente per aver indicato  degli elementi delle cartelle cliniche che riguardavano prestazioni totalmente a carico delle pazienti. Poi vedremo l’incidenza di questa condanna sotto il profilo lavorativo e personale del mio assistito, quando leggeremo le motivazioni». Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra circa 45 giorni.

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