IrpiniAmbiente, summit per il passaggio delle quote

Questi passaggi dovrebbero chiudersi entro la fine di marzo, per poi poter passare la palla all'Ato prima della fine della primavera

IrpiniAmbiente, summit per il passaggio delle quote
IrpiniAmbiente, summit per il passaggio delle quote
di Alessandro Calabrese
Lunedì 12 Dicembre 2022, 12:00
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Passaggio delle quote aziendali di IrpiniAmbiente spa dalla Provincia all'Ato rifiuti e via libera al cronoprogramma per pianificare le tappe nella cessione degli impianti. Il terzo appuntamento tra il presidente dell'ente di piazza Libertà, Rizieri Buonopane, e quello dell'ente d'ambito di Collina Liguorini, Vittorio D'Alessio, si annuncia come quello decisivo. I vertici politici e i loro collaboratori si incontreranno a mezzogiorno a Palazzo Caracciolo per mettere, finalmente, nero su bianco un pezzo dell'accordo che va nella direzione di avviare il ciclo integrato dei rifiuti sul territorio. Il tutto seguendo i dettami della legge regionale 14 del 2016.

Dopo le tappe di avvicinamento del 24 novembre e del primo dicembre, infatti, tutto sembra andare in questa direzione e molti dei dettagli dell'operazione sono stati già discussi dai due apparati tecnici in questo lasso di tempo.

Stir di Pianodardine, struttura di via Rivarano, stazione di trasferenza di Flumeri, discarica di Savignano e così via: i beni strumentali dell'attività di IrpiniAmbiente dovranno passare presto sotto il controllo dell'Ato che, nel frattempo, raggiunta l'intesa sul prezzo di acquisizione dell'asset della partecipata di via Cannaviello, potrà traslarne le quote nella newco che da qui a poco andrà a costituire. A questa, poi, attraverso un affidamento in house, sarà data la gestione operativa del nuovo sistema che a regime smaltirà anche l'organico utilizzando, allo stato, il biodigestore di Chianche e l'impianto di Teora. 

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Fondamentale per chiudere questa fase è stato lo scorso briefing, a cui hanno partecipato anche i liquidatori dei due vecchi consorzi dei rifiuti, Vincenzo Sirignano e Felicio De Luca. Questi passaggi dovrebbero chiudersi entro la fine di marzo, per poi poter passare la palla all'Ato prima della fine della primavera. Nell'ambito della procedura da far partire, del resto, vanno considerati i 60 giorni necessari per ottenere le autorizzazioni della Corte dei Conti e dell'Osservatorio nazionale. Intanto, per prepararsi al passaggio di cantiere i sindacati di categoria hanno svolto un confronto tecnico con l'amministratore unico di IrpiniAmbiente, Claudio Crivaro. Sul tavolo una serie di questioni da chiarire prima che si formalizzino i criteri di acquisizione. Anche su questi aspetti i tempi di messa a punto del piano appaiono ristretti e le organizzazioni sindacali, come pure i 600 dipendenti, hanno chiesto ai vertici dei due enti di agire con grande senso di responsabilità, mettendo in campo le giuste soluzioni. No a divisioni del servizio né della gestione dell'impiantistica, come pure pare si farà per il Comune di Avellino che ha iniziato l'iter per la costituzione del sub ambito distrettuale calibrato sul solo capoluogo irpino. Resta la necessità di dover accelerare al massimo nelle procedure, non c'è più tempo da perdere. Ecco perché a partire da oggi, oltre a fissare un cronoprogramma preciso, sarà verbalizzato ogni step di questa articolata trattativa. 

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