IrpiniAmbiente, si profila un'escalation della protesta

I lavoratori vogliono montare una tenda in piazza Libertà

La raccolta rifiiuti
La raccolta rifiiuti
di Alessandro Calabrese
Sabato 25 Febbraio 2023, 09:37
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I lavoratori di IrpiniAmbiente e i sindacati di categoria alzano il tiro della protesta e chiedono l'autorizzazione al sindaco, al questore e al prefetto di Avellino di installare una tenda in piazza Libertà. Il simbolo di un presidio permanente da allestire dal primo al 15 marzo. L'istanza, già protocollata e firmata da tutte le sigle sindacali del settore, rischia di inasprire ulteriormente i toni del confronto. Del resto, l'ormai pianificata divisione nella gestione del servizio rifiuti tra Ato e Comune capoluogo e l'ingresso del privato nella futura società affidataria del ciclo integrato per conto di Palazzo di Città, stanno determinando un'evoluzione della vertenza che, dopo i primi disservizi registrati, rischia di sfociare anche in uno sciopero. Nel frattempo, Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Ugl Igiene Ambientale e Fiadel Ambiente hanno chiesto all'amministratore unico della partecipata di via Cannaviello, Claudio Crivaro, di poter effettuare un ciclo di assemblee con le maestranze nei vari cantieri della spa sparsi sul territorio.

L'obiettivo e informare tutti sullo stato dell'arte della vicenda e programmare le prossime iniziative.

E mentre i sindacati mettono a punto la strategia e affilano le armi, i disservizi già registrati da alcuni giorni si acuiscono. Gli imballaggi di carta e cartone sono stati ritirati solo parzialmente davanti alle attività commerciali di Avellino e dei comuni dell'hinterland, mentre altrove è praticamente saltata la raccolta del vetro. Insomma, i primi problemi scaturiti dal blocco degli straordinari stanno riguardando i materiali da riciclo mentre, almeno per il momento, il ritiro di indifferenziato e umido procede regolarmente.

Rispetto ai disagi provocati ai cittadini, agli esercenti e alle stesse amministrazioni comunali, però, c'è chi è già passato alla controffensiva: è il Comune di Atripalda che da ieri, dopo aver diffidato IrpiniAmbiente, ha incaricato di svolgere il servizio una ditta esterna, la Sor Ambiente srl. Una mossa che, però, non ha smosso di un centimetro il blocco unico formato da operatori e sindacati.

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"Dopo 13 anni in cui abbiamo raggiunto risultati importanti per il nostro territorio affermano i segretari di categoria - improvvisamente ci troviamo scaraventati in un baratro i cui risvolti non sono affatto rassicuranti per nessuno, senza che qualcuno spieghi dove sta il fallimento. Sicuramente si sta giocando allo sfascio e i rifiuti sono diventati il terreno di scontro di una politica miope, irresponsabile e personalistica". E i sindacati ne hanno per tutti: "La Provincia, fin dalle battute iniziali ha rallentato il processo di trasferimento all'Ato del servizio e della società appositamente realizzata per spazzamento, raccolta, trasporto e gestione degli impianti, per scoprire improvvisamente e a tempo scaduto, una vocazione imprenditoriale, che non si concilia affatto con il ruolo istituzionale di un ente non legittimato dal voto popolare e che si avventura a prendere decisioni di delicatezza estrema. L'Ato, dal canto suo, non ha mai mostrato con determinazione la sua volontà di rilevare l'intero servizio ma si è limitato a formalizzare la richiesta, in una prima fase, dei soli impianti, attraverso una mera applicazione delle norme, e oggi abbiamo i giorni contati per correre ai ripari.

Lo stesso Comune di Avellino, con una virata sorprendente e smentendo se stesso, rinuncia al ruolo guida di tutta la provincia e avvia un percorso di frantumazione territoriale e si apre ai privati, con l'illusione di offrire un servizio migliore a costi più basi per i cittadini". Su questo aspetto i segretari paventano più di qualche dubbio considerando che il privato deve raggiungere un profitto e rispetto a dei costi fissi può risparmiare solo sul personale. "Nella gara indetta in tempi da record puntualizzano - leggendo il capitolato si evince che non c'è nessuna previsione di organico, ne tanto meno di qualifiche richieste per effettuare il servizio. Ma la cosa più scandalosa è che le assunzioni non verranno effettuate dalla società mista Grande srl, bensì direttamente dal privato". In questo scenario, sottolineano i riferimenti sindacali, non si cerca di rimuovere le cause della protesta. "Alcuni sindaci - concludono - si stanno organizzando per effettuare delle raccolte straordinarie ma i lavoratori che protestano e chiedono garanzie non vanno sostituiti. A chi gioca con il nostro futuro rispondiamo che non abbasseremo la testa ma faremo sentire la nostra determinazione".
 

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